Non mi capita spesso di ascoltare un disco di musica italiana in grado di tenere talmente ancorata la mia concentrazione, da consentirmi di scrivere durante l’ascolto. E forse l’incantevole malinconica bellezza di Un meraviglioso declino (42Records), primo lavoro cantautorale di Colapesce, progetto musicale dalle piacevolissime quanto orecchiabili sonorità, si nasconde qui. Molte le collaborazioni che hanno reso ancor più straordinaria la piacevolezza delle tredici tracce: Roy Paci e Grazia Negro (anche padroni di casa della tappa di registrazione leccese passata anche per Milano e Bologna), e Alessandro Raina (Amor Fou) e Mirko Onofri (Brunori Sas).
Ascolterete un disco che parla d’amore e che mi ha fatto immaginare scene di intenso dialogo con se stessi, simili a quando si è abbastanza distanti dalla persona amata da poter lasciar scivolare la sincerità e liberare senza timidezza alcuna, o remora, la propria emotività. Magari su carta dove non si è nemmeno costretti ad ascoltarsi vivendo nella paura di dire male qualcosa. Potrebbe essere una dedica, una lettera dal fronte quotidiano delle relazioni, in cui la chitarra acustica (come in Restiamo in casa e Satellite) diventa lo strumento con cui parlare, circondato da un ambiente di percussioni a fare da accompagnamento.
Adesso avete poco più di cinquanta minuti per scrivere la vostra lettera, leccare il francobollo, spedirla al vostro amore distante.
Bellissimo disco, me ne sono innamorato anch'io.
RispondiEliminaTra le collaborazioni, io ho adorato quella di Sara Mazo (ex cantante degli Scisma) in "Sottotitoli".
"Restiamo a casa", "Bogotà" e "La distruzione di un amore" sono le mie preferite.
Ciao Matteo,
Eliminachiedo venia, ma solo ora mi sono reso conto di questo tuo contributo ed è piuttosto strano, visto che autorizzo ogni commento io stesso!
Sia come sia, sono d'accordo con te. Probabilmente Restiamo in casa è, tra l'altro, tra le più belle canzoni d'amore italiane di sempre.
A presto e grazie!
A.