Forse non essenzialmente io, ma io

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Bologna (itinerante), Bo, Italy
Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

giovedì 15 maggio 2014

Fanfullata di Costantino

"Si scrive booking, ma si legge bucchìn' "

Ronald Jeremy Hyatt, conosciuto anche come Ron Jeremy -
Attore e leggenda del porno

martedì 13 maggio 2014

Aforisma del giorno

Tutto comincia e finisce nella bellezza.
Nel cosa sia per uno e cosa per un altro, quanto sia per ognuno importante. Di quanto ci sia abitui a non averla, addirittura a non considerarla nelle proprie scelte, di cosa si è disposti a perdere per non perderla, di quanto ci si accorga della differenza tra l'avere o il vedere una cosa brutta, magari anche abbellita ma pur sempre brutta anche nel suo avere un senso, oppure trovarsi di fronte a quel qualcosa che non ha nemmeno bisogno di parole per pescarti dentro il suo significato, un po' perché è anche il tuo significato, un po' perché il suo esistere ha un suo proprio perfetto significato.
Ed è relativo, nel senso di personale, ma fino a un certo punto, e può essere compreso da tutti, forse, ma senza l'educazione dei sensi, senza l'attenzione, non può essere altro che abitudine al ribasso.
Ed è questa abitudine al ribasso, a rendere questi tempi così privi quotidianamente di bellezza.

lunedì 12 maggio 2014

AA. VV. - Dato il posto in cui ci troviamo

Titolo originale: Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi
Autori: AA. VV. a cura di Claudio Bagnasco
Anno 2013
Edizione: Il canneto Editore
Pagine: 114 




"Ci sono momenti in cui mi chiedo: 
sono io il pazzo, o lo sono gli altri? 
L'unico motivo per cui non siamo tutti rinchiusi
 è che siamo in troppi. 
Viviamo basandoci su idee pazze riguardo all'amore, 
ai rapporti con gli altri, a tutto quanto. 
Sono giunto a credere che siamo pazzi a tal punto,
che se tutti sono d'accordo su qualcosa,
 quella cosa è sicuramente sbagliata."


Questa recensione comincia con una mail, la risposta all'aver ricevuto questo libro:

domenica 11 maggio 2014

Frivolezza del giorno

Ma gli auguri alle vostre madri li scrivete sui social network, perché li legga lei o perché li leggano gli altri?

venerdì 9 maggio 2014

Soundmagazine.it - Guitar Ray and The gamblers - Photograph

Il blues suonato con la voglia di acchiappare istantaneamente l’orecchio di chi ascolta, colpendone immaginazione e voglia di restare attento, raramente manca il bersaglio e, partendo da questa massima, Photograph di Guitar Ray and The Gamblers è di certo parte di questa categoria di dischi. Oltretutto, forse per la somiglianza alla theme di apertura, il disco mi ha praticamente trasportato in una puntata di quella serie televisiva che mai cesserò di rimpiangere, I Soprano, e sembra quasi di viaggiare in macchina con l’empatico mafioso ciccione italoamericano protagonista della serie, mentre dal finestrino scorre il New Jersey. Ma senza perdermi in facezie, ritorno al disco.

giovedì 8 maggio 2014

Frivolezza del giorno

Immaginate di essere a una festa, ma non le vostre solite festicciole da sfigati dove finite a fare i trenini - ché almeno tornate a casa e potete vantarvi che avete toccato una spalla nuda o un fianco - no, dico una festa immensa dove tutti si divertono, bevono di lusso, mangiano, ridono, ballano, ruttano, giocano a scopone - anche metaforico - e voi insieme ad altri, che a ben vedere siete pure di più di questi epicurei sottosviluppati, venite trattati male, non solo dai padroni di casa e dagli altri presenti che si divertono, ma anche dai baristi, dai camerieri, da tutti.
Trattati male a tal punto da non farvi più sentire a vostro agio.
Ecco, arrivati a quel punto, io penso che ve ne andreste, anche con qualche vaffanculo bell'urlato, tra l'altro.
E' così che si vive in Italia, solo che al posto di andarcene e farla finita con un posto che, è evidente, non ci vuole - e detto tra noi non ci ha mai voluto - continuiamo quotidianamente a far offendere i nostri spiriti, le nostre intelligenze e le nostre vite.
Bevendo vino di merda, oltretutto. 
Sigla.


domenica 4 maggio 2014

Nichilismo del giorno

A conti fatti, resta da capire che fine abbiano fatto, ieri allo stadio, tutti i coraggiosi leoni che mercoledì 30 Aprile hanno applaudito le quattro bestie assassine di Aldrovandi, mentre chiedevano "permesso e perpiacere" a quella specie di Cro Magnon denominato Genny 'a Carogna.

Avanti tutta, siamo sempre nel migliore dei mondi possibili, dopotutto.

venerdì 2 maggio 2014

Nichilismo del giorno


Dal vocabolario online Treccani.
Saga s. f.
- Racconto epico, leggenda delle antiche letterature nordiche ... estens. Racconto epico o romanzato delle gesta, della storia di un popolo, di un gruppo o di una classe sociale, di una famiglia.
- [dal lat. sagas «strega»], letter. ant. – Maga, fattucchiera ...
 
Sagra s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sagro, variante ant. di sacro]
- Festa, celebrazione religiosa in occasione della consacrazione di una chiesa, di un altare o di una immagine religiosa. Anche, più genericam., consacrazione ...
- Festa solenne per commemorare la fondazione e la consacrazione di una chiesa, o il santo patrono di un paese, durante la quale, accanto alle manifestazioni religiose, hanno generalmente luogo la fiera, il mercato e festeggiamenti varî ... estens. Festa popolare, che si svolge in un paese o in un rione e sim. per celebrare un avvenimento, e soprattutto un raccolto, un prodotto ...

"Cari amici" Cisl, le parole sono importanti quanto l'anima de li mortacci vostra. 
Con tutto il rispetto, naturalmente.

giovedì 1 maggio 2014

Cul in aria #1. Ovvero: scintille di scrittura creativa in cucina

Waiting for Pasta alla genovese

Lo sapevano.
Ma sì, che lo sapevano.
Lo sapeva la carne macinata, allora vitellone di sedici mesi e, se vogliamo dar credito a quella storia dei vegetali che hanno un'anima, lo sapeva anche la cipolla, che esisteva un futuro.

Certo non potevano, né il vitellone, né la cipolla, avere piena coscienza, piena consapevolezza, di questo futuro, ma che ci fosse un divenire non potevano certo non averlo compreso, sarebbe bastato guardarsi crescere per capirlo.
Del resto, non è importante che nome gli si dia, se destino, Dio, caso.
Il futuro è semplicemente il passo in là che dipende da quello prima e che dipende a sua volta dall'insieme di tutti gli altri passi vicini e lontani e questo lo sanno tutti, in un modo o nell'altro... Solo, alcuni, non sanno che sfrigoleranno sul fuoco amalgamati nell'olio, ma, a ben guardare, c'è per tutti una punta di coltello ad aspettarli, ed è quello il futuro, l'ultimo che davvero gli interessa, l'ultimo che davvero ci interessa.


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