Forse non essenzialmente io, ma io

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Bologna (itinerante), Bo, Italy
Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

mercoledì 28 novembre 2012

Frivolezza del giorno

"Fonti autorevoli del cazzo, non confermate, mi dicono che i cinesi fabbricano elastici per capelli con i preservativi usati.
Vi prego di non dirmi mai prima della pastorizzazione cosa ci sia davvero nel tofu
"

domenica 25 novembre 2012

Soundmagazine.it - I Fasti - Morula


E auguriamo a noi e auguriamo a voi,
tutto l’impeto possibile e tutta la vivacità, ma anche tutta la bellezza e tutta la dolcezza, perché siamo altamente incantati dall’idea di costruire una nuova prospettiva.

Che la casualità, cioè quell’insieme di molteplicità umane e fisiche, sia regina su ogni cosa è un dato di fatto, d’altronde questo non intende che debba muoversi sempre controvento rispetto all’individuo e seppur non necessariamente legata alla qualità del seminato, è possibile che il raccolto sia buono e rigoglioso.

venerdì 23 novembre 2012

Incontro con l'autore - Zerocalcare (21 Novembre 2012)



"Il nostro intento era renderlo autistico 
sur fojo messo sur banchetto"

Nonostante sia a Bologna da ormai due anni, ci sono molti posti che non ho mai visto, ma tra quelli che ho avuto occasione di visitare nessuno somiglia all’XM 24. Praticamente arrivare davanti a quel muro su cui troneggia tra gli altri lo street artist Blue e passare i cancelli in ferro è come un viaggio in un futuro post-apocalittico, fatto di colonne di cemento, muri erosi, manifesti - incollati, scrostati o ingialliti alle pareti - e dipinti murari, che si mescolano creando un suggestivo, alienato ed eclettico, mondo urbano all'interno del quale un numeroso manipolo di ragazze e ragazzi, di uomini e donne, che ancora ci crede, si impegna alacremente per ricostruire e ricreare.

lunedì 19 novembre 2012

domenica 18 novembre 2012

Soundmagazine.it - Seaside postcards - Hope and faith

Quando è notte e si ascolta un disco, una delle cose migliori che ti può accadere è che il suono abbia un che di ovattato, magari tratteggiato di tinte scure in cui poter navigare come in una nebbia lattiginosa, lentamente.
Avevo lasciato questo gruppo marchigiano in tre e li ho ritrovati in quattro con la voglia di mettere la voce di Krishnamurti come intro e con un assetto musicale cambiato con l’aggiunta di una chitarra. Praticamente, invece, non è cambiata la loro abitudine di stordire con le linee di basso, di costruire testi per lo più brevi e intensi che risuonano ossessivi fino a lasciarti la traccia del loro eco e infine di pubblicare un Ep che duri meno di venti minuti.

venerdì 16 novembre 2012

Frivolezza del giorno

"Oggi mi hanno suonato alla porta due donne e mi hanno chiesto se volevo abbonarmi a "Torre di Guardia". Ho deciso che lo farò, mi sono sempre piaciuti i flash games"

mercoledì 14 novembre 2012

Nichilismo del giorno. Inconclusioni.

Io non capisco perché chiamate violenza un pugno in faccia e non invece la riduzione dei diritti sociali, civili, umani, financo compiuta da uno Stato.
Io la miopia del pugno in faccia non la capirò mai.
Tra l'altro stando ben a guardare il pugno in faccia, lo puoi evitare, prevenire, parare, la fame per costrizione la puoi solo subire, come l'impoverimento, culturale ed economico, come il peso di uno Stato sulla quotidianità dell'individuo.
E questa è fame, oggi è manifestata con insulsa rabbia giovanile, forse, ma è fame, è fame di futuro e degli anni passati che non tornano per chi studente non lo è più.
Noi per poter dire cose non-violente dovremmo esserci lì, in mezzo ai fumogeni, in mezzo alle strade che pullulano di teste di cazzo, ma anche di qualcuno, forse i più, che davvero ci stanno scommettendo le palle su quello che stanno facendo. Noi dovremmo esserci nelle strade pigiati mentre a sbarrarci il passo c'è un manipolo di dieci, venti, trenta uomini che ci intimano di non passare, loro trenta a duemila di noi. Noi dovremmo esserci a subire le cariche da tirannosauri di uomini di STATO completamente ricoperti di cuoio e plexiglass e istruzione alla violenza.
Noi dovremmo esserci.
Invece no, non solo non ci sono e non ci siete, ma voi dite pure non violenza mentre pensate a scaldarvi il culo.
Q
uesto non significa che tutto debba risolversi con la violenza, ma la violenza, come la parola trova il suo uso dove ne abbisogna di più, e se di fronte al dialogo, al vero dialogo quello fatto a due o più voci, non si ha bisogno di null'altro che dell'intelligenza, della conoscenza e del rispetto, di fronte alla prepotenza non si potrà far altro che rispondere con l'unica moneta in grado di fronteggiarla. E se questo è torto, la nostra società non ci ha cresciuto cittadini, ma servi e lo ha fatto talmente bene da sentirsi solo nel giusto ad esserlo.
Buona lettura, informatevi.
 

martedì 13 novembre 2012

Robert Barr - La compagnia dei distratti

Titolo originale: The absent-minded coterie
Autore: Robert Barr
Anno 2003
Edizione: I bassotti - Polillo editore
Pagine: 58

Qual meraviglioso animaletto è il bassotto non avrei forse sufficienti parole, soprattutto il bassotto a pelo raso che si fa tendenzialmente archetipo della razza. Mio archetipo personale, intendo... Questo, benché io apprezzi molto di più ben altre stazze di cani, meno salottiere per intenderci. Ho notato, tra l'altro, che la sola presenza di un suo disegno o di una sua icona cattura anche più facilmente la mia attenzione, mi succede nel ritratto, nell'abbigliamento e anche con questa collana della Polillo editore non ho mancato di verificarlo, così, anche se non sono un appassionato del giallo o del poliziesco, non in particolare almeno, più che altro perché letto Poe, Doyle e Christie, e poi Simenon, il genere mi ha raccontato ampiamente quel che poteva, è da un po' che avevo voglia di imbattermi in una delle edizioni rosso scarlatte della casa editrice milanese. Il fatto poi che mi sia trovato Robert Barr con il suo La compagnia dei distratti è stata solo casualità. Talmente fortunosa, che per poter parlare di qualità editoriale, dovrò necessariamente abusare nuovamente della sorte e dell'edizioni in questione.

venerdì 9 novembre 2012

Soundmagazine.it - Mimes of wine - Memories for the unseen


Non so se capita anche a voi di essere attratti prima ancora che dal progetto musicale, di cui del resto non sempre si sa nulla, dal suo nome. Memories for the unseen, ultimo album anglofono degli italianissimi Mimes of wine (Laura Loriga, Stefano Michelotti, Luca Guglielmino, Matteo Zucconi, Riccardo Frisari) più che essere stato scelto mi ha scelto, un’accoglienza casuale, o diciamo meglio personale, di richiami che mi ha spinto ad ascoltarlo e assorbirlo letteralmente a pelle.

mercoledì 7 novembre 2012

Estote parati

Lo so a ben vedere qualcuno col senno di poi lo troverà dissacrante quel titolo, ma è così, così ... così perfetto! Immaginate a quante cose si debba essere pronti. Estote parati è calzante anche per gli attendisti.
Ma non è per discutere di Baden Powell che sono qui o dei suoi motti volevo comunicarvi che quel che doveva succedere è successo, cioè non proprio quello che doveva succedere, una cosa che gli si avvicina molto, però.
Mi sono fatto convincere da un amico a darci dentro e siccome è da un po' che ci si rimuginava su, questa volta l'abbiamo fatta, non ci siamo sprecati in nulla, anzi abbiamo già le idee molto chiare. 
Tutto questo è per dirvi, che potrete trovarmi anche sul magazine online Frizzi Frizzi e lo so che non fate altro che morire dalla voglia di saperne di più, ma non ne avrete letteregiornine e letteregiornini, no, no, no! 


Ci vediamo sabato alle 9.00 su Frizzi Frizzi.
Estote parati!
Buona lettura e abbiate prudore...


lunedì 5 novembre 2012

Frivolezza del giorno

"Dal momento che "chi visse sperando morì cacando" la speranza è buona solo per gli stitici.
Ma sappiate che apprezziamo lo sforzo"

domenica 4 novembre 2012

Alan Moore & Jacen Burrows - Neonomicon



Titolo originale: Neonomicon
Autore: Alan Moore - disegno Jacen Burrows
Anno 2012
Edizione: Bao publishing
Pagine: 174

E’ la fine e il principio.
E’ sotto le acque, ora,
ma presto, tra pochi mesi,
sarà tra noi.
Fino ad allora, dorme.
E sogna.

La grandezza di H.P.Lovecraft non è misurabile sulla base della sua scrittura, se fosse solo questo non sarebbe abbastanza grande. Ciò che lo rende impressionante è la sua veste orrorifico-onirica che copre tutto, una specie di “prima di me il diluvio”, piuttosto che il solito dopo di me. La sua potenza è aver creato un mondo popolato da incubi così perfettamente delineati da diventare leggenda, da diventare tutti i prossimi Babau. I Miti di Cthulhu sono la sua visionarietà nevrotica, surreale e spaventosa, la sua eredità.
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