Autore:
Alan Moore - disegno Jacen Burrows
Anno
2012
Edizione:
Bao publishing
Pagine:
174
“E’ la fine e il principio.
E’
sotto le acque, ora,
ma
presto, tra pochi mesi,
sarà
tra noi.
Fino
ad allora, dorme.
E
sogna.”
La grandezza di H.P.Lovecraft non è
misurabile sulla base della sua scrittura, se fosse solo questo non sarebbe
abbastanza grande. Ciò che lo rende impressionante è la sua veste orrorifico-onirica
che copre tutto, una specie di “prima di me il diluvio”,
piuttosto che il solito dopo di me. La sua potenza è aver creato un mondo
popolato da incubi così perfettamente delineati da diventare leggenda, da diventare tutti i prossimi Babau. I Miti
di Cthulhu sono la sua visionarietà nevrotica, surreale e spaventosa, la sua eredità.
Neonomicon, pubblicata in Italia dalla brillantissima Bao Publishing, è una graphic novel in due
tempi: la prima parte, che fa anche da prologo alla storia generale, uscì già nel
lontano 2008 sotto l’egida della Magic Press con il nome de Il cortile, quindi la seconda parte - Neonomicon appunto - omonima al titolo di testa; e il lavoro finale nel suo complesso è eccezionale.
Anche lo stile
narrativo è nettamente separato in due parti: una prima dai ritmi serrati dove
la logica schiacciante del protagonista resiste fino alla porta dell’abisso
prima di venire annientata in un lampo, seguita da una seconda che non trova la
stessa forza espressiva della prima e compensa con una messinscena più evidente
dello scabroso oltre che con la chiusura del cerchio cominciato nelle prime
cinquanta pagine.
Il risultato dell’esperimento è a
metà tra il grottesco e il perfettamente cthulhoide, e badate cthulhoide, non
lovercraftiano, e non è affatto detto che sia un male. Quello che opera quella
mente eccelsa di Moore è una rilettura di un universo, una declinazione anche
letterale, per certi versi, di un mondo sconosciuto e volutamente taciuto dal
suo stesso creatore, che finora era sempre stato costruito più che sulla
manifestazione dell’orrore sui suoi silenzi e se il lavoro finale è così
eccellente è merito anche del tratto di Burrows, sorprendente interprete della
disturbata surrealtà del suo sceneggiatore.
Per quanto alcune scene rasentino il
raccapriccio, Neonomicon, non ha come intento quello di colpire il lettore con
il disgusto, quello è solo un mezzo, tra l’altro uno dei mezzi, con cui viene a
snodarsi l’intreccio. Il suo punto di forza è invece la storia, e credetemi quando
vi dico che la prima parte l’annovererete tra i migliori racconti che avrete
mai letto dell’universo dei Miti, una
costruzione che non ha nulla di forzoso, ma che anzi anche dove è puro sogno,
ricerca una coerenza raggelante.
Vote for Cthulhu, nel flusso del Leng farlo
oggi è come averlo sempre fatto.
Buona lettura.
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