"Il nostro intento era renderlo autistico
sur fojo messo sur banchetto"
Nonostante sia a Bologna da ormai due anni,
ci sono molti posti che non ho mai visto, ma tra quelli che ho avuto occasione
di visitare nessuno somiglia all’XM 24. Praticamente arrivare davanti a quel
muro su cui troneggia tra gli altri lo street artist Blue e passare i cancelli in ferro è
come un viaggio in un futuro post-apocalittico, fatto di colonne di cemento,
muri erosi, manifesti - incollati, scrostati o ingialliti alle pareti - e dipinti murari, che si mescolano creando un suggestivo,
alienato ed eclettico, mondo urbano all'interno del quale un numeroso manipolo di ragazze e ragazzi,
di uomini e donne, che ancora ci crede, si impegna alacremente per ricostruire
e ricreare.
Questa è per lo meno l’impressione che mi coglie ogni volta. Mercoledì sera, in particolare, era ospite presso i loro locali, un romano del “club dei caruccissimi” che ormai da un bel po' si dice stia mietendo vittime ovunque a causa delle risa prodotte dalla sua pagina di blog del lunedì, e siccome a noi i romani ci garbano sempre una cifra, quando ho saputo della presenza all’XM di quest’uomo plumcakkivoro (leggasi alla barese: plumcheikkivoro) capace di parlare della vita quotidiana, passando per ogni invenzione appartenente all’infanzia di tutti i trentenni italiani che si rispettino, son piombato in sella alla motoretta di un amico e con lui alla guida ho fatto il grande passo d’attraversare la cancellata de fero.
Ora, dovete sapere che in questi
giorni, o meglio in queste ultime settimane, praticamente in ogni libreria "chesenunn’hotrovatenunsietenessunomaopotetesemprerichiedeeh!”
sta andando a ruba il nuovissimo libro, edito dalla Bao
Publishing, Un polpo alla gola, di Zerocalcare, agli annali Michele Rech.
Come ho avuto modo di scoprire durante l'intervista di "gruppo", nei dilatatissimi tempi della serata, questo secondo libro è decisamente più maturo e più
costruito della Profezia dell'armadillo, discostandosi decisamente da quelle sue ironiche tavole brevi. Del resto, citando non testualmente l'autore romano: "è stato un insieme composto da un lato dal bisogno di evoluzione artistica personale e dall'altro dalla spinta editoriale della stessa Bao, a indirizzarmi verso una storia unica più articolata che è stata poi tripartita in tre parti, corrispondenti a tre differenti stagioni di età: fanciullezza, adolescenza, e quella di adesso che non saprei come chiamare"; un thriller pisicologgico imbastito di vita quotidiana e ironia.
La serata XMmiana si è quindi svolta in una
sala pienata da circa duecento persone di età varia, straordinariamente partecipative, che per più di due ore hanno visto proiettato su un maxi schermo, alle spalle del palco, le riprese di una telecamera puntata sul banchetto dell'ospite (presenza sponsorizzata dal Kinder Pinguì) intento faticosamente a realizzare l'unica illustrazione della serata (di cui abbiamo la diapositiva), e son
state deliziate dallo scambio di canzonature e di botta e risposta tra lui e il suo intervistatore, "Enk", presenza storica del Centro, di cui ho ammirato un po’ ovunque i
collage artistici.
L’istantanea che resta, è che in tutta la
timidezza espressa in quella sua variazione di colori cutanei, spinta dal
chiaro pallido che lo contraddistingue a un incarnato rosso carminio nei momenti più
salienti, c’è l’intera gamma di semplice perfezione dello stile del suo
tratto, non solo di illustratore, ma anche di creatore di storie. Zerocalcare, "l'uomo dalle risposte mancate", è un intriso di malinconia, senso di rivalsa, ironia inarrestabile, buonissime abitudini straight age e fotografie del quotidiano ed è a queste sua qualità che deve la presenza di così tante persone in quella sala, a queste deve tutta la sua piacevolissima qualità d'artista. Ed è singolarissimo come un autore principalmente di bianchi e neri riesca a colororare con così tanta vividezza il mondo intorno e riesca insieme a lasciar tutti incredulamente (mica lo so se si può dire) sospesi con una domanda: "I Dinosauri erano brutti e cattivi, perché Denver"?
A presto e buona lettura.
Ps. Il motivo di quel motto sul disegno: "XM non si tocca", lo trovate qui.
Pps. Si ringrazia il buon Paolo, per la foto e per gli invii repentini!
hehe,vediamo che ci regalerà il tuo inciampo nell'immaginario steampunk dell'xm24... A presto e buona fortuna a ZeroCalcare!
RispondiEliminaCiao!
EliminaSempre e comunque buone cose.
A presto e grazie a te!
A.