A cura del
dott.granfigl.diputt. Andrea Broggi
1)
Comunicare le informazioni principali che
si possiedono di tutto ciò che riguarda l’oggetto/soggetto del comunicato
2)
Contrariamente a quanto potrebbe sembrare
il punto uno non è irrilevante
3)
Se si ha in mente un punto di vista
creativo da comunicare all’utente, non siate timidi nel farlo presente
4)
Esser chiari nell’esposizione del
prodotto che si vuole aiuta non solo a sentirsi più svuotati, ma anche a esser
soddisfatti successivamente del lavoro svolto dai comunicatori in fase di
creazione
5)
Non esiste la parola “abbastanza”
nell’elargire informazioni, nemmeno l’espressione “non ho tempo per dilungarmi”
6)
Chi scrive comunicati o prepara la
grafica non è Dio, ma solo la sua espressione terrena, va da sé quindi la sua
fallacia che però si chiamerà distrazione
7)
Lamentarsi del prodotto finito solo dopo
averlo ricevuto rende più puntuale il servizio futuro, ma nella fattispecie
potrebbe essere utile quanto cercare l’acqua da una sedia
8)
Ci si può accontentare solo in due casi,
di fronte a un limite umano o di fronte alla mancanza di tempo, la stupidità è
da considerarsi un limite umano
9)
È sempre troppo tardi quando ci si dimentica
di riferire qualcosa a un creativo, ma è meglio ricevere la maledizione di
Montezuma e riferire tardivamente, che un legno sul groppone per aver
provveduto a farlo a lavoro finito
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