Autore: Claudio Bagnasco
Anno 2010
Edizione: Edizioni Il Maestrale
Pagine: 201
Mi dispiace profondamente aver già trattato nella presentazione delle caratteristiche di questo libro, perché l'unica parola che mi resta per descriverlo è bello. Una parola troppo logorata da utilizzi inconsulti, per poter esprimere al meglio quanto sia adatta in questo caso.
La scrittura densa di Bagnasco è un balsamo, a dispetto di un titolo che non cattura davvero l'anima profondamente sentimentale di cui si fa portavoce.
E' una storia che è un insieme di storie, tutte aventi come fulcro Silvia, la protagonista: c'è chi la ama, chi ne è morbosamente ossessionato, chi è legato a lei perché legato a un suo affetto, chi vorrebbe odiarla, ma tutti sono schiavi del bisogno di incontrarla almeno un'altra volta. Per tutti Silvia rappresenta qualcosa o di conosciuto o di immaginato, ma in entrambi i casi di desiderato. Tutti vivono un momento cruciale della loro vita e giocano senza riserve.
Questo è un romanzo che incanta, non solo nella sua trama o nel suo finale pensoso, ma persino nelle sue digressioni in corsivo, che sono un po' quel che succede altrove, mentre la storia con quei suoi attori prende forma.
Le impressioni di quella sera al Modo hanno trovato conferma.
Cercatelo.
Leggetelo e lasciatelo commuovervi.
Buona lettura.
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