Forse non essenzialmente io, ma io

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Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

giovedì 19 maggio 2011

Soundmagazine.it - Vintage Violence - Piccoli intrattenimenti musicali



Prima di poterne ascoltare le capacità, ad attirare la mia attenzione di recensore, è stato il nome “Vintage violence”, troppo accurato per non rispondere ad una specifica raffrontabilità musicale, che invece viene perfettamente colta sia nel suono sia nelle tematiche e trattata con un certo gusto retrò.
Piccoli intrattenimenti musicali, (Prodotto da Popolar e distribuito da Self)  è il terzo album del gruppo fondato nel 2002 a Lecco, che da Psicodramma  (il primo album autoprodotto) a oggi ha visto crescere sempre di più l'apprezzamento per il proprio talento. Questo terzo disco è dedicato alla memoria di Gilbero Valsecchi (Nemesi), e trova collaboratori illustri nella sua creazione: dai mixer di Lorenzo Monti (Zen Circus) alla masterizzazione di Maurizio Giannotti (Afterhours, Prozac+ etc.). 

Il titolo Piccoli intrattenimenti musicali ricalca esattamente gli undici brani inediti da cui questo breve lavoro è composto. Il rock dei Vintage violence è veloce, altamente ritmico e melodico, riempito e completato dalla voce affilata del cantante del gruppo. 
I testi, tutti in italiano (mi piace sempre quando la lingua italiana trova spazio nel rock, territorio quasi sempre occupato dall'inglese), sono volutamente scurrili, irriverenti e irredenti nel linguaggio e anche nel loro essere tutto sommato frivoli, con qualche eccezione come "Raiuno" e "Il processo di Benito Mussolini", e colgono nel segno disegnando un quadro della quotidianità lisergico, che ho trovato particolarmente piacevole.

Ascoltate il terzo album di questo promettente gruppo di Lecco, di cui nel post scriptum lascio un assaggio. Se fossero tutti così gli intrattenimenti musicali l'Italia avrebbe più spesso qualcosa da raccontare musicalmente.
Buon ascolto!

Ps. Normalmente cerco di dare un taglio più generale alle recensioni sugli album, cercando di non scegliere un unico particolare al suo interno, qualcosa che dia valore al tutto complessivo, MA "Caterina" è davvero un pezzo notevole!

  


Pps. Ringrazio Valentina e Soundmagazine per l’opportunità.

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