Ieri nel mio girovagare per la
rete ho trovato il video di uno scrittore romano che chiudendo la presentazione
del suo ultimo libro con il motto “io me sono rotto anche un po’ er cazzo”
nelle risate generali del pubblico presente ha buttato a terra il libro,
estratto una pistola automatica e fatto fuoco due volte sull’opera cartacea,
mutando in meno di un secondo le risate della gente in panico e urla diffuse.
Ecco, se dovessi pensare ai Laser Geyser non
troverei altro paragone più preciso. Il suono di questo duo bolognese, JJ
e Cangio (già ex-Laida Bologna crew), è infatti perfetto e immediato
come l’esplosione di un colpo di pistola improvviso. Quando ho pensato a chi
intervistare, nel random musicale è arrivata la loro Carchardan Carcarias, il ritrovarmi
a scrivergli è stato un tutt’uno e il buon Cangio si è premurato di
rispondermi.
- Ciao
ragazzi, la prima domanda per eccellenza che so di dovervi fare è: qual è il
motivo del vostro nome e come nascono i Laser Geyser?
La
paternità del nostro nome va attribuita ad un nostro caro amico, Michael Cohn, che da quasi una decina di
anni conduce una vita solitaria ed appartata su quell'eremo di montagna che è
Manhattan (http://twitter.com/#!/badmanshark). Ora
come ora mi sfugge il momento della genesi, ma siamo con lui soliti intavolare
conversazioni di un certo spessore, essendo tutti noi dei raffinati
intellettuali: hai presente quel delirio non-sense che caratterizza le amicizie
di lunga data, il vecchio adagio di cazzateatuttospiano?
... continua qui.
Buona lettura!
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