Ok lo ammetto, avrei dovuto pubblicare almeno due nuovi contenuti di incontri con artisti, ma ho delle buone ragioni se ancora non l'ho fatto. Difatti ogni mio margine di tempo sta venendo inglobato dalla scrittura di quel secondo volume Shingotamaiano di cui tanto si parlava qualche tempo fa e che ormai vede in lontananza la fine, con somma gioia dell'intero collettivo di scrittura.
Oggi però mi è successa una cosa davvero strana, mi sono infatti letteralmente scontrato con un articolo che ho trovato non solo particolarmente condivisibile, ma anche molto interessante. Ora, normalmente tutto ciò che viene letto qui è un prodotto diretto di una combinazione molto famigliare di meningi e dita e tasti, ma come già mi presi la briga di farlo per la musica con la lettera di Tony Pagliuca, questa volta lo farò con l'editoria. Questo l'articolo di Graziano Lanzidei su un argomento decisamente molto delicato: Editoria a pagamento e Festival dell'Inedito.
"... Poi è arrivato il Festival dell’Inedito, spinto e sponsorizzato da Antonio Scurati. Ente promotore il Comune di Firenze che, così dice, a Giugno dovrebbe
ospitare alla Leopolda una fiera, quella sì inedita, di aspiranti
scrittori. Vi spiego brevemente il meccanismo: 130 euro sono per
l’iscrizione, così qualcuno leggerà lo scritto che volevi pubblicare ma
mai nessuno ha accettato. Nel caso in cui loro ritengano che questa non
pubblicazione è un’ingiustizia, devi pagare altre 400 euro. Al buio.
Perché non è detto che poi la manifestazione si faccia. Nel caso in cui
non si dovesse fare, loro dicono che ti restituiranno una parte di quei
soldi. Esattamente 200 euro, perché le restanti 330 se le tengono per il
disturbo. E questo è solo l’inizio. Perché poi c’è tutto un particolare
tariffario per presentazioni, presentazioni con commento critico,
presentazioni con letture di un attore professionista e così via. Ad
ogni complimento o ad ogni iniziativa, devi girare coi soldi in bocca e
pagare. A me è venuto in mente Eureka Street, proprio per rimanere in
tema. In particolare l’escamotage pensato da Chukie, uno dei
coprotagonisti, per alzare soldi facili. Lui s’era inventato uno
stratagemma singolare e geniale, a suo modo: aveva fatto la foto
all’unico vibratore di cui era in possesso e aveva messo l’annuncio su
diversi giornali. “Vendesi vibratori”. Le persone interessate dovevano
mandare un assegno, con la causale ‘vibratore’ ben specificata, per
poterlo acquistare. Nel caso in cui l’acquisto non andasse a buon fine,
gli acquirenti dovevano richiedere in cambio dei soldi, ben specificando
la causale nel compilare la richiesta. In poche parole: arrivarono una
marea di ordini, ma nessun vibratore venne spedito e furono davvero in
pochi quelli che richiesero indietro i soldi. Chukie diventò
ricchissimo, senza vendere nulla, e iniziò così la sua lunghissima e
sfolgorante carriera di manager geniale e disposto a tutto. Adesso non
ho idea di dove vogliano arrivare gli ideatori del Festival
dell’Inedito, né dove abbia intenzione di portarli Scurati. Lo
stratagemma per ora mi ricorda molto quello di Chukie ad Eureka Street.
Far leva su dei sogni/bisogni. E sfilare soldi ai malcapitati ..."
Qui per continuare a leggerlo (immotivatamente, almeno per quel che sembra, il post è stato rimosso).
Il mio pensiero sull'editoria a pagamento è cosa abbastanza risaputa, ma grazie alla creatività di un'amica potrò sintetizzarlo garbatamente.
Il nano cagarino da giardino è gentilmente offerto da Stefania Prestopino |
Dopo aver fatto questa mirabolante scoperta, non quella del nano intendo, ma quella del Festival dell'Inedito, mi sono imbattuto anche in quest'altra notizia, che è stata, diciamo, il coronamento perfetto del primo giorno di pioggia dopo ormai non so più quanto tempo di sole.
Anche Moccia scende in politica
Un cordiale buon giovedì a tutti, no via, a quasi tutti, che agli altri un Vaffanculo non glielo toglie nemmeno Frate Indovino dal calendario.
A presto e buona lettura.
Queste le ultime della sera. http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-7_3_1-Festival+dell%EF%BF%BDInedito,+il+Comune+ritira+il+patroci.html?cm_id_details=62058&id_padre=4472
RispondiEliminaPericolo sventato dal muretto d'autore. Per ora.
Rimane sempre un fondo di amarezza dopo che si leggono questi articoli: quell'amarezza che deriva dall'immobilità di alcune situazioni..
RispondiElimina:-(