"Non c'è che una stagione: l'estate.
Tanto bella che le altre le girano
attorno.
L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca,
la primavera la
invidia e tenta puerilmente di guastarla."
Ennio Flaiano
Il mio professore di matematica del liceo diceva: "quando non sai che fare, fai il minimo comune multiplo", che non so bene applicato alla realtà a cosa potrebbe corrispondere, ma se dice funziona, funziona.
Comunque, prima di tornare a vedere la seconda stagione di Dexter, cosa che farò tra meno di dieci minuti, volevo dirvi che nei prossimi giorni, spero almeno, ci sarà la recensione di almeno una graphic novel (che a seconda del giorno ha come articolo indeterminativo quello femminile o quello maschile) e un romanzo breve, poi qualche recensione musicale.
Volevo però chiudere con una lamentela sul Parmigiano Reggiano comprato alle fabbriche sconvolte dal terremoto. No, perché lo hanno venduto con una stagionatura (non so se dodici o sedici mesi) inviandolo con tutt'altra (non più di sei) e sono il colore chiarissimo e l'odore e il sapore a confermarmelo. Quando poi scoprirò l'azienda, semmai accadrà, aggiungerò nomi e cognomi. Ché poi il problema dello scoprire la fabbrica sta nel fatto che non sono io l'acquirente principale, ma una pasticceria di Gallarate, quella dove lavora la mia ragazza, attualmente chiusa per ferie. Dico la pasticceria, non la mia ragazza.
Vabbè ora vado.
Buona lettura.
Ps. Oggi ho notato che uno di voi peripatetici si è scancellato (verbo usato dallo stesso prof di matematica di cui sopra, giacché siamo al tributo) guardate che io mi affeziono, prima di andarvene salutate. Davvero.
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