Titolo originale: Kick-ass
Autore: Mark Millar - disegno John Romita Jr.
Anno 2010
Edizione: Panini comics
Pagine: 224
"... Andiamo siate sinceri con voi stessi.
A un certo punto della nostra vita,
tutti avremmo voluto essere un supereroe.
...
A proposito, quello non ero io.
Era solo un armeno con una lunga serie di problemi mentali
che aveva letto di me sul New York Post."
Ne avevo sentito parlare, poi ne avevo spizzicato le prime pagine nel cesso di casa di un amico, inteso come nel bagno della casa e non che la casa dell'amico sia un cesso, infine trovato il tomo unico, di non ricordo quanti euri sopra il venti, durante il mio brevissimo soggiorno di qualche giorno fa a Siena, l'ho letto tutto d'un fiato per intero, che poi se avessi avuto più tempo col piffero mi ci sarei dedicato prima di Planetary, e invece...
Ok, poniamo che il mondo vi appaia nel suo grigiore o ancora più buio di quel che è, nel caso di un vostro qualche disturbo sempre più frequente oggigiorno, poniamo che abbiate l'età giusta, anche se si sa che non è l'età a maturare proposizioni differenti, semmai è utile a maturare differenti modalità, poniamo infine che siate un appassionato di fumetti o di manga o di film d'azione, o di giochi di ruolo, o di qualunque cosa possa aver a che fare con lo straordinario, ecco che potrebbero aumentare le percentuali quotidiane di sentire il bisogno di "trasformarvi" in un super eroe, intendendo l'intraprenderne la carriera, o almeno in un vigilante in costume, ché si sa l'identità segreta è importante.
Dave Lizewski, è un ragazzino sfigato con la faccia appena butterata dall'acne giovanile, con tanta voglia di fare e un corpo che invidierebbe quello di Don Lurio. Ama il porno (Sasha Grey semmai dovessi trovarti a leggermi, sappi che ti amo. No, dico davvero, eh!), la masturbazione, la sua insegnante d'inglese (mi pare, ma non è che sia poi così importante), Katie Deauxma, una sua compagna dal cognome impronunciabile, e i fumetti supereroistici. Dave, pensa che sia arrivato il momento di fare la propria parte per migliorare il mondo in cui vive, quindi si iscrive in palestra, si cuce un vestito verde a righe gialle, imbraccia due manganelli e comincia a pattugliare i tetti e le strade di NewYork. E poi puntini di sospensione alla restante parte della trama.
Ora, io non lo so che bisogno abbiate voi di leggere un fumetto in cui un cazzone pensa che sia strano che con tutti i fumetti e gli stimoli che ci sono, ancora nessuno si sia infilato una maschera e sia sceso in strada e mettere a soqquadro la criminalità, io non ne avevo esattamente bisogno, diciamo che me lo son ritrovato e volevo vedere cosa poterci trovare di nuovo. E invece mi sono imbattuto nel vuoto.
Se dovessi cercare una definizione userei questa: una storia trash.
Ma non il trash della Troma e questo introduce il momento digressione.
Vi ricordate quando negli anni Novanta andavano per la maggiore in tutti i mercati d'Italia indumenti con sigle tipo Cuma al posto di Puma, o B&G in luogo di D&G? Bene, se andate all'ultima pagina dell'albo e cercate vicino alla parola fine, ci troverete scritto Vroma. Che se fosse vera, 'sta stronzata che ho scritto, almeno qualcuno un po' più navigato riuscirebbe a evitarsi la spesa e la perdita di tempo.
Se dovessi cercare una definizione userei questa: una storia trash.
Ma non il trash della Troma e questo introduce il momento digressione.
Vi ricordate quando negli anni Novanta andavano per la maggiore in tutti i mercati d'Italia indumenti con sigle tipo Cuma al posto di Puma, o B&G in luogo di D&G? Bene, se andate all'ultima pagina dell'albo e cercate vicino alla parola fine, ci troverete scritto Vroma. Che se fosse vera, 'sta stronzata che ho scritto, almeno qualcuno un po' più navigato riuscirebbe a evitarsi la spesa e la perdita di tempo.
Kick-Ass, non posso credere di aver messo il titolo solo adesso, non fa schifo, cioè mi ha lasciato profondamente deluso, ma non è questo il problema, questo è solo l'effetto, il prodotto finale. Il suo problema è che è solo una storiella violenta, con secchiate di sangue e cervelli che esplodono e palle fulminate da cavi attaccati a una batteria, di un ragazzino che vuole fare il vigilante e trova altri vigilanti "veri" e si ficca in una storia di mafia a furia di far cagate e resta anche vivo per raccontarla, a fronte di un massacro e di una banda sgominata. Proprio una bella conquista per il mondo delle sceneggiature. Sì, una bella conquista di merda.
I personaggi sono insulsi (su Hit girl meglio che non mi esprima), solo il protagonista ha piccoli, microscopici, momenti di intensità (vuoi per esilaranza, vuoi per l'introspezione), ma il peggio sono i dialoghi: un insieme di frasi cazzute ad effetto incollate di seguito, quando va bene (... e se vi mettete a leggerlo, vi aspetto al finale quando il protagonista parla della foto di Katie).
Un fumetto che porta due nomi di grido a firmarlo, di cui nessuno aveva bisogno, ma che fin troppi hanno comprato. Un prodotto fatto per vendere.
A me 'ste cose m'hanno pienato, pure da troppo tempo, tra l'altro.
Buona lettura.
Buona lettura.
La prossima volta leggiti Planetary, minchione
RispondiEliminaHAHAHAHAHAHA
EliminaIn effetti avrei dovuto. Tu tienimeli conservati che prima o poi ripasso.
A presto!
A.
Ma il problema è che non lo leggi in inglese!!
RispondiEliminaBella storia invece, soprattutto geniale nel colpo di scena sul passato dei due vigilanti "pro" (che non spoileriamo), vera chicca.
é un fumetto per appassionati di fumetti.
Poi che Planetary sia tutto un altro mondo, pacifico (fumetto pazzeschissimo!)
(Anche Ex Machina spacca)