Forse non essenzialmente io, ma io

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Bologna (itinerante), Bo, Italy
Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

martedì 24 gennaio 2012

Marta sui tubi live (23 Gennaio 2012)

"Io non ho sentimenti solo mestruazioni"
Re-interpretazione di Post
 
La cosa più bella di quando si è di casa, intesa come quando ci si sente a casa, è non solo l'aria che per stessa naturalità della condizione si respira, ma soprattutto le nuove relazioni che la tranquillità consente d'intrecciare.
Aurora Bernardinello - Giovanni Gulino
Erano giorni che attendevo di poter aggiungere un nuovo evento al palinsesto blogghesco, aprire questo anno con i Marta è dunque la perfetta continuità di quanto seguito nel primo anno bolognese "appena" trascorso.
L'evento della serata diviso in due tempi ha visto due sfondi profondamente differenti e ognuno a proprio modo caratteristico. 


Bologna, ore 18.00 Caffetteria vineria Zammù
Il locale era talmente pieno che la gente era arrampicata sui cornicioni delle finestre per poter vedere il live acustico (no dico, abbiamo la diapositiva animata finale del live con le grida disperate delle fans).
Ché poi allo Zammù mancava solo l'aria fumosa tipica dei locali pre-divieto, e sarebbe stato completo il senso di raccolta dissolvenza percepibile (raccolta dissolvenza potrebbe essere uno di quegli accostamenti tipici di Battiato).
Aurora Bernardinello - Mattia Boschi e Paolo Pischedda
Aurora Bernardinello - Ivan Paolini
Tempo fa mi era capitato di leggere sul Marta fans club un cartello con su scritto "Ti piace u' vinuzzu liccutu" e solo ieri ho finalmente capito. U' vinuzzo, è una canzone proveniente dalla tradizione della WestCoast trinacrina abusata senza alcun rispetto da gruppi grandissimi della scena internazionale come i Led Zeppelin Club zeppel. Ma del resto è dal plagio dei Pink Floyd ai danni di Renato Zero che si sapeva quanto la Penisola Stivalonica abbia offerto prospettive musicali al resto del mondo. U' vinuzzu quindi assurge a emblema di questa espressione popolare italica, nella fattispecie sicilianaovest che i Marta sono orgogliosi di presentare al loro pubblico (e c'è mancato poco che la riproponessero anche in chiusura della seconda parte dell'evento). 


Bologna ore 20.15 Teatro del Navile 
Aurora Bernardinello - Carmelo Pipitone
Il breve intermezzo Zummesco è stato solo il preambolo di una serata ben ricca ri-apertasi e continuata nei sotterranei e accoglientissimi locali del Teatro del Nàvile Navile. Quivi in un salotto addobbato a festa da ben tre interventi artistici (tra cui i quadri dello stesso Nino Campisi, il padrone di casa) si è consumata un'oretta informale di serratissime chiacchiere con i Mart-ani (meglio Martesi forse), almeno fintanto che il quintetto, con un fare decisamente più carnascialesco del solito, non è zompato sul palco a incantare e divertire la ridotta platea di ospiti (visto il numero chiuso è possibile usare l'acronimo V.I.P.). 
Un concerto che ha un suo fascino tutto particolare, innanzitutto perché in due ore di sollazzo, ha raccontato allegramente l'aria che si respira nella famiglia "Suitubi" tra i ragazzi "del palco" e i ragazzi "fuori dal palco", ma anche, in un equilibrio di giochi scenici di luce, di una pregevole acustica e di una miscela umoristico-musicale invidiabile, tracciato un percorso che da "Muscoli e dei" è giunto fino a "Carne con gli occhi", una narrazione molto diversa dalla semplice presentazione dell'ultimo disco. 

Aurora Bernardinello - Lucio Dalla e Giovanni Gulino
A tutto questo si sono aggiunte non poche sorprese: la prima è stata la presenza di un uomo che ha ben poco bisogno di presentazioni, Lucio Dalla che improvvisamente evocato dal fondo della sala ha duettato insieme alla voce straordinaria di Giovanni Gulino "L'anno che verrà" (che devo ammettere è per me un colpo basso perché mi tocca particolarmente al cuore, del resto anche i mostri cinici come il sottoscritto ne hanno uno), quindi è stata annunciata l'uscita della canzone Cromatica come prossimo singolo (presumo quindi che presto ci sarà un nuovo videoclip ad aggiungersi alla lista) e infine una bellissima versione di Post introdotta dalla canzone "Vedrai Vedrai" di Luigi Tenco.
Nel mezzo dell'indecisione generale su come finire il concerto, si è imposta la scelta di Don Pipitone che ha reciso il nodo gordiano con gli arpeggi di Licantropo e dato che "... parlo male ma penso peggio..." mi fermo qui.
Buon ascolto, buona lettura, addio, e grazie per tutto il pesce u' Vinuzzu.
Ps. Tutte le foto sono proprietà di Aurora Bernardinello, che potete ammirare qui, a cui vanno i miei ringraziamenti! N.b. Niente furbate, se le volete prendere, prima chiedetele. Grazie. 
Pps. Quindi un ringraziamento speciale a Nicoletta "Nika" Antonini per il contributo video di Post, anche questa volta più che necessario.

1 commento:

Commentate, ché solo nello scambio c'è ricchezza per entrambi.

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