Forse non essenzialmente io, ma io

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Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

martedì 3 gennaio 2012

Soundmagazine.it - Gaspare Palmieri e Cristian Grassilli - Psicantria

Partiamo da una definizione importante ai fini della comprensione di questo lavoro, cos'è la psicopatologia? Trattasi di una disciplina indipendente legata alla psicologia, avente per oggetto il funzionamento anormale dell’attività psichica e per scopo l'individuazione delle cause specifiche delle diverse malattie mentali e dei diversi disturbi comportamentali. Essa si esprime attraverso la scelta di dare priorità al mondo interno e alle esperienze vissute dal paziente stesso. 
Decisamente roba seria.
E se ci son due qualità che rendono più interessanti (anche oltre ogni ragionevole dubbio) le cose, soprattutto quelle serie, queste sono ironia e leggerezza. Con questa intenzione nasce il connubio decisamente perfetto tra Gaspare Palmieri, psichiatra e cantautore, e Cristian Grassilli, psicoterapeuta, musicoterapeuta e cantautore, (che ho entrambi conosciuto durante una loro presentazione live del progetto) che ha dato vita a Psicantria. Il manuale di psicopatologia cantata, libro-cd edito dalle Edizioni La Meridiana.

Il libro del progetto è stato realizzato con la collaborazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia e ha visto la partecipazione di psichiatri, psicoterapeuti, pazienti, e associazioni di familiari, coinvolgendo nella prefazione un entusiastico Francesco Guccini. 
Il disco è invece una raccolta di figure problematiche affette da disturbi psichiatrici espresse attraverso un'ironia dei testi mai grossolana e un'armonia musicale in costante movimento, che basandosi su un folk cantautorale si avvicina al country in canzoni come Il cowboy bipolare e al funky di Funky-fobico, fino anche a un blues-pop di L'ultima ninna nanna.

Ho apprezzato dal vivo questo lavoro e l'ho riapprezzato ora nel riascoltarlo e credo che la motivazione per cui sia rimasto quel senso di piacevole partecipazione, sia legato al modo con cui i due autori (che non dimentichiamolo, sono comunque due specialisti del settore) son riusciti a parlare di un mondo complesso, articolato e spesso per ovvie ragioni curriculari apparentemente alieno. E questa scelta stilistica, l'uso della musica per parlarsi è ammirevole, oltre che in questo caso molto ben riuscito.
Buon ascolto!



Ps. Ringrazio Valentina e Soundmagazine per l'opportunità



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