 |
Thomas Nast - Santa |
Non vi farò l’augurio più
banale
con quel suo suono pieno:
“Buon Natale”.
No, ecco, basta è sempre
uguale,
è bello come un culo s’un pitale
con quel rombar corposo,
viscerale.
Non è che io non sia
sentimentale,
è che un augurio è vero se informale,
e lo è tanto di più se
personale
perché dà voce al nostro Io
ospitale.
Così, io spero non vi sia
fatale
l’approccio ai pasti in
tutto il lor quintale,
spero che al vostro partner
il genitale
gli pruda un po’ di più, ché
non fa male,
che in banca monti a panna il
capitale,
che ogni vostro guaio, il più accidentale,
non abbia da rimar con
ospedale,
che cessino l’invio di una
cambiale,
e che l’oggi vi si faccia
più cordiale.
Infine che la Festa sia
speciale,
l’anno che ormai giunge sia
cruciale
e che, per essere quasi
dialettale
godiate quanto e meglio d’un
maiale!