Già nella copertina, un patchwork
femminile, è inserita la Guerra e pace contenuta sia nel titolo dell'album
pubblicato dalla NerdSound records, sia nell'Io in conflitto raccontato dalla
musica di questo gruppo di ragazzi di Frosinone.
Ammetto che ho dovuto ascoltare tre volte il disco che poi, alla terza volta, è arrivato, segno di un lavoro che incuriosisce e cattura pur non essendo il mio genere, del resto se non mi avesse comunque catturato dal primo ascolto, mi sarei ben risparmiato il loop. A ogni modo nei trenta minuti che contengono le loro dieci tracce, i cinque Rivoltosi ottengono un'attenzione molto particolare, merito di suoni freschi, chitarre energiche e di una voce dalla giovanile quanto travolgente carica, l'unico neo, tutto sommato non da poco ma qui si va molto sul mio personale giudizio, è la vicinanza alle non ricercatezze e vendibili assimilazioni tipiche dei Negramaro. Questioni di punti di vista, dove il mio non è particolarmente lusinghiero a riguardo.
Guerra e pace risulta essere quindi un album d'esordio piuttosto difficile da categorizzare, se non con il generico quanto prezzemolinico alternative rock, oscillante tra melodiche molto ritmate, distorsioni elettroniche e rimembranze pop. Godibile nei testi, virtuoso musicalmente e, tirate le somme, un prodotto non innovativo, ma certamente qualitativo.
Buon ascolto.
Ps. Ringrazio Valentina e Soundmagazine per l'opportunità!
Ammetto che ho dovuto ascoltare tre volte il disco che poi, alla terza volta, è arrivato, segno di un lavoro che incuriosisce e cattura pur non essendo il mio genere, del resto se non mi avesse comunque catturato dal primo ascolto, mi sarei ben risparmiato il loop. A ogni modo nei trenta minuti che contengono le loro dieci tracce, i cinque Rivoltosi ottengono un'attenzione molto particolare, merito di suoni freschi, chitarre energiche e di una voce dalla giovanile quanto travolgente carica, l'unico neo, tutto sommato non da poco ma qui si va molto sul mio personale giudizio, è la vicinanza alle non ricercatezze e vendibili assimilazioni tipiche dei Negramaro. Questioni di punti di vista, dove il mio non è particolarmente lusinghiero a riguardo.
Guerra e pace risulta essere quindi un album d'esordio piuttosto difficile da categorizzare, se non con il generico quanto prezzemolinico alternative rock, oscillante tra melodiche molto ritmate, distorsioni elettroniche e rimembranze pop. Godibile nei testi, virtuoso musicalmente e, tirate le somme, un prodotto non innovativo, ma certamente qualitativo.
Buon ascolto.
Ps. Ringrazio Valentina e Soundmagazine per l'opportunità!
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