Forse non essenzialmente io, ma io

La mia foto
Bologna (itinerante), Bo, Italy
Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

martedì 7 giugno 2011

David Small - Stitches. Ventinove punti

Titolo originale: Stitches: a memoir...
Autore:
Anno 2009
Edizione: Rizzoli Lizard
Pagine: 326


"Chiunque abbia mai amato porta una cicatrice"
Alfred de Musset 


L'incontro con questa perla di romanzo illustrato è avvenuta casualmente, un consiglio editoriale di uno dei miei compagni di casa.
Molti anni fa, ormai, lessi Blankets di Craig Thompson, e pur in tutte le differenze del caso la malinconia che mi ha avvolto per l'intera lettura di Stitches mi ha riportato nostalgicamente a quando lessi per la prima volta Blankets.

Il romanzo è una sorta di autobiografia, un modo di Small per dar voce ai fantasmi di quando era bambino. E dare voce è molto più che un semplice eufemismo, dato che l'intreccio verte sui silenzi, sugli sguardi, sulle cose non dette. I personaggi sono tutti muti, anche quando parlano, come se il troppo dire una cosa la rendesse più grave di quanto già non fosse. 
Stitches in inglese sono i punti di sutura. 
Non è solo il protagonista a riceverli quando a quattordici anni l'asportazione di un tumore gli causerà la rimozione di parte delle sue corde vocali; il libro stesso e l'arte più in generale è per l'autore un punto di sutura (sottinteso con il passato), il modo con cui salvificamente tornare alla vita, una catarsi.

Lo stile di Small oscilla tra l'essenziale e il precisamente elaborato sia nei tratti delle sue illustrazioni, sia nel racconto ed è toccante, fino a essere in alcuni punti straziante e meraviglioso insieme, come forse solo il dolore più profondo sa essere. La fantasia è la realtà trovano nelle sue tavole una vicinanza che attanaglia, anche quando sembra tanto distante da non toccarci.

Ventinove punti di sutura sono nel romanzo la differenza che passa tra comunicare la verità e nasconderla con il silenzio del non detto, non sembrano così tanto distanti, non apparentemente almeno.
Buona lettura. 


3 commenti:

  1. Non ho mai letto questo romanzo, ma grazie al tuo resoconto lo cercherò e leggerò!
    Grazie

    RispondiElimina
  2. un pò triste la trama del romanzo, ma complimenti per la tua recensione!

    RispondiElimina
  3. Spero che questa graphic novel riesca a catturare le vostre emozioni come ha fatto con le mie.
    Buona lettura e tornate a scrivermi una vostra idea a riguardo!
    A presto.
    A.

    RispondiElimina

Commentate, ché solo nello scambio c'è ricchezza per entrambi.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...