Araya (voce e chitarra), Ale (basso elettrico e cori) e Davide (batteria) sono Gli Impossibili, milanesi e come parte della seconda generazione punk rock nazionale attivi dal 1994. A tre anni di distanza da “Alcol e furore”, primo album completamente autoprodotto, il 7 giugno è arrivato sulla scena musicale il loro "Senza ritorno", tredici tracce di punk melodico, che richiama nella velocità ritmica il precedente ep.
Questo secondo album è di una freschezza e un'energia a dir poco sensazionale, l'orecchiabilità del loro punk è trascinante e anche i testi godono della stessa qualità, questo nonostante l'ampiezza dei temi trattati che vanno dagli ironici e frivoli, come nelle canzoni dedicate ai tre nomi femminili "Alice", "Laura" e "Ilaria" a quelli più impegnati, ad esempio, di "Utopia", "Multinazionali" e "No-nazi".
Questo prodotto artistico si presenta decisamente in tema con il genere a cui il gruppo fa riferimento e la metrica dei testi, pur non raggiungendo particolari vette di originalità, rende più che genuinamente il carattere energico di questo gruppo che da ben 17 anni è sulla scena musicale alternativa.
Un ascolto che ancora di più risulta meritevole, vista la coraggiosa scelta dell'autoproduzione, che in un mondo dominato da MTV e simili, vale almeno il rispetto verso la coerenza dimostrata per il genere proposto. Il punk è caos, e Gli Impossibili sono espressione di un casino degno del più divertente pogo.
Buon ascolto!
Tracce
- 1 Milano
- 1 Milano
- 2 Utopia
- 3 La mia ragazza
- 4 Elicoltura
- 5 Sangue freddo
- 6 Multinazionali
- 7 Alice
- 8 No-nazi
- 9 Laura
- 10 Paura di reagire
- 11 Ilaria
- 12 La febbre del gioco
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