Autore:
Anno 2004
Anno 2004
Edizione: Einaudi Stile libero noir
Pagine: 237
Pagine: 237
"Chi trova un amico trova un tesoro"
motto popolare
Edward Bunker è uno di quegli autori che non hanno bisogno di un’intera bibliografia per essere scoperti davvero, infatti il suo lato stronzo e la sua dissacrazione della società è talmente lampante, da mostrarsi senza alcun mistero in ognuno dei suoi lavori.
La storia di Animal factory, da cui il buon Steve Buscemi ne trasse nel 2000 un film, si ambienta in una prigione, quella di S. Quentin, il protagonista è Ron Decker un acutissimo figlio di puttana di buona famiglia che spaccia droga "come se avesse la licenza", scaltro, ma non abbastanza da non farsi beccare. Il punto di svolta del romanzo è l’incontro con Earl Copen, che regala a Ron un nuovo modo attraverso cui osservare la realtà carceraria, oltre che una chiave per sopravvivervi. Uno spaccato quotidiano in cui la durezza di un ambiente “extra-societario” e il significato di affinità elettiva si fondano insieme.
Quando si ha a che fare con i libri come questo, accade sempre di parteggiare per i personaggi principali della trama, e ha un’importanza davvero molto relativa il fatto che le anime a cui si finisce per sentirsi affini, siano non molto più che mostri, che diventano simil-eroi per la semplice fortuna di occupare un posto di rilievo in una storia, non perché ne meritino la posizione.
Bene, la cosa più terribile è che mentre inconsciamente verranno resi dalla nostra immaginazione oltremodo brillanti questi individui, nei brevi momenti di realtà respirabili o alla riacquisizione finale della realtà con la chiusura del libro, ci apparirà in tutto il suo fulgore quanto il nostro generico quotidiano biasimo per quegli stessi mostri, diventi sottile fino a scomparire se sollecitato al contrario.
Bunker fissa il principio base del relativismo, quello su cui creare le sue storie: ogni società ha le sue proprie regole, l’accettazione e l’elaborazione delle quali valgono in senso assoluto solo per essa. Ed è talmente perfetto, per quanto tutto sommato ripetitivo, il suo tema, da lasciare disarmati o forse solo diversamente consapevoli.
Buona lettura!
Ho trovato il tuo blog per puro caso,ben gestito, e tratta non solo di libri ed incotri, ma foto ed eventi, bello. complimenti.
RispondiEliminaSalvo
Ciao Salvo,
RispondiEliminalieto dell'incontro casuale e del fatto di aver incontrato il tuo gusto!
A presto e torna a trovarmi!
A.