Forse non essenzialmente io, ma io

La mia foto
Bologna (itinerante), Bo, Italy
Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

domenica 29 settembre 2013

Soundmagazine.it - IlVocifero - Amorte


Pochissime storie cominciano con un protagonista che beve un bicchiere d’acqua e, similmente, pochissime delle più intense non s’innescano nella penombra. E’ come se l’alcol e il buio, anche quello più accennato, possano liberare più facilmente le turbe, gli sfoghi più reconditi di cui a volte non ci si vorrebbe far carico o quelli che solo con la compiacenza dell’invisibilità all’altrui sguardo mostriamo con più naturalità.

E questa è la spinta di Amorte, opera complessa che già nel titolo si presta a molteplici letture creative, de IlVocifero, progetto artistico nato dal connubio di tre uomini e musicisti - Walter Somà, Aldo Romano e Fabio Capalbo – che non oso dir musicale per paura di render meno omaggio alla sua istrionica componente teatrale, già più che avvertibile nelle registrazioni del disco mixate da Davide Tessari. E non può dirsi solo complessa, non senza aggiungere l’incanto della sua poetica che s’insinua dentro fino a trascinare, come un vissuto condiviso che diventa parte di un vivente più ampio, un pensiero viscerale e non artificioso, introspettivo ma più romantico che disperato.

Le sue sono dodici tracce dal sapore inedito delle miscelazioni, pot-pourri di folk, blues, rock, iniezioni elettroniche, psichedelie, partecipazioni speciali – Ensemble Vinaccia, Gionata Mirai, Edda e Dorina - e ritmi a volte euforici - Lucyd, Nastro solare - a volte più degustativi – Il gusto della Morte, Non nel Tempo né nel Modo - e nemmeno un’ora di parole recitate, cantate, colloquializzate, urlate, come un’unica confessione a un nume immaginario o a uno specchio, unico pezzo in luce in una stanza in ombra. Amorte, è un poema epico dedicato all’anima e all’amore, in cui i protagonisti non sono che destinati a bruciare, eppure irradiano di una luce sublime fatta di musica, parole e volti, tutto quel che li circonda, è un viaggio che ricorda più una spirale che una circonferenza o una linea, è un disco che si dissocia ed insieme si imprime tra le più belle produzioni di quest’anno.
Buon ascolto!


Ps. Ringrazio Valentina e Soundmagazine per l'opportunità! 

Nessun commento:

Posta un commento

Commentate, ché solo nello scambio c'è ricchezza per entrambi.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...