Autori: Daniele Bergonzi & Andrea Giovannucci
Anno 2009
Edizione: La Mongolfiera Editrice
Pagine: 101
"- Che vuol dire un'impressione?
- Una cosa che sembra in un
modo e invece è in un altro."
Defcon,
è la sigla che descrive per le forze armate degli Stati Uniti
d'America lo stato di allarme, traducendo in termini umani, un'esplicazione del
disagio interiore crescente. X indecifrabile.
Sono le coincidenze e le incomprensioni, più che le volontà, a innescare le vicende. Questa miccia, per esempio, è accesa da un uomo che in pieno delirio emotivo ne investe un altro riconoscendo in lui Bin Laden e il dramma diventa farsa, quando il giudice in risposta alla prognosi del malcapitato somigliante, "punisce" il colpevole dandogli tre mesi con la condizionale e obbligandolo a cinquecento (500) euro di risarcimento danni. Ma, la miccia in questione, si compone anche di un funerale, di un Natale e poi un capodanno prossimi e da festeggiare, del ritrovamento di un orologio, della solitudine umana, dei ricordi che non si dovrebbero mai dimenticare, di uno psicologo criminale e di un ex paziente.
Sono le coincidenze e le incomprensioni, più che le volontà, a innescare le vicende. Questa miccia, per esempio, è accesa da un uomo che in pieno delirio emotivo ne investe un altro riconoscendo in lui Bin Laden e il dramma diventa farsa, quando il giudice in risposta alla prognosi del malcapitato somigliante, "punisce" il colpevole dandogli tre mesi con la condizionale e obbligandolo a cinquecento (500) euro di risarcimento danni. Ma, la miccia in questione, si compone anche di un funerale, di un Natale e poi un capodanno prossimi e da festeggiare, del ritrovamento di un orologio, della solitudine umana, dei ricordi che non si dovrebbero mai dimenticare, di uno psicologo criminale e di un ex paziente.
Ed è in questo turbinio che si finisce per entrare a piombo nel mare di pece dell'ossessione, perché l'ossessione non annega solo il protagonista, ma tutti i personaggi: l'amico che lo vuole "salvare" standogli vicino, l'ex moglie con la sua sola preoccupazione per la materialità, infine passivamente, perché solo raccontata, il disturbato paziente di cui sopra.
Leggendo il libro verrebbe da dire che se ogni essere
umano è un apparato complesso mescolato alla paura, l'orologio è un ammenicolo
ripieno d'ossessione, del resto cosa c'è di più ossessivo del misurare
il tempo che scorre?
Buona lettura!
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