Titolo originale: Crossed
Autore: Garth Ennis - disegno Jacen Burrows
Anno 2012
Edizione: Panini comics
Pagine: 256
"Non avevo mai avuto il tempo per pensare
se fossimo davvero diventati amici o se
semplicemente fossimo sopravvissuti insieme.
Se il mondo non fosse cambiato, dubito che
lo saremmo mai diventati. Saremmo andati via
dal ristorante e poi dalla città. E altrettanto
avrebbe fatto Kelly. Cindy sarebbe rimasta fino
a quando Patrick non avesse avuto bisogno di
qualcosa di meglio. Non avrei mai incontrato
Kitrick, Geoff o Sheena, né Joel, Amy, Arwen,
Scott e Randal e nemmeno Brett. Dirò solo questo:
non fu l'ultima volta in cui vidi Thomas.
Ma è così che preferisco ricordarmelo."
Questo è l'anno della fine del mondo. Ormai lo sanno tutti. Anche senza chiederlo si legge nei volti della gente intorno, d'altronde solo la consapevolezza della fine imminente può offrire un simile modo stolido di affrontare l'assolutamente depravato quotidiano che tutti noi viviamo.
Vabbè via, dico le cose come stanno, avevo bisogno di un attacco e ho pensato di usare quello catastrofico, ora ritorno serio. Più o meno. A parte tutto, però, potrebbe esserci meno casualità di quanto io stesso immagini in questo mio imbattermi continuamente in film e libri che raccontino di una qualche apocalisse.
Crossed, l'ho conosciuto così:
- "Stavo leggendolo con fare dubbioso, poi a un certo punto c'era uno che piangeva, mentre erano lì a incularselo e mentre gli veniva succhiato e mangiato l'intestino e non ce l'ho fatta più."
- "E dallo a me allora!".
E' andata così, più o meno, e perché si capisca bene, il secondo ero io.
Sapevo che il mio vedere su Youtube casi di miasi, fratture e operazioni agli occhi e leggere libri da esame di patologia generale, mi sarebbe servito prima o poi. Difatti eccomi qua, finito! Ci ho messo un po' di più di quanto previsto perché temo di essere diventato narcolettico, ma tutto è bene quel che finisce bene.
- "Stavo leggendolo con fare dubbioso, poi a un certo punto c'era uno che piangeva, mentre erano lì a incularselo e mentre gli veniva succhiato e mangiato l'intestino e non ce l'ho fatta più."
- "E dallo a me allora!".
E' andata così, più o meno, e perché si capisca bene, il secondo ero io.
Sapevo che il mio vedere su Youtube casi di miasi, fratture e operazioni agli occhi e leggere libri da esame di patologia generale, mi sarebbe servito prima o poi. Difatti eccomi qua, finito! Ci ho messo un po' di più di quanto previsto perché temo di essere diventato narcolettico, ma tutto è bene quel che finisce bene.
Crossed, è un fumetto che ricalca una tematica molto più che abusata, quella di un'apocalissespazzaumanitàchemutaiviventiinqualcosaltrodipiùmarcioecattivo. In questo caso non è esattamente uno zombie il prodotto della mutazione, ma, diciamo semplificando senza troppo spoiler, creature semisenzienti con una bruciatura a forma di croce sul volto e un'insaziabile, sadica, perenne, sete di sangue e violenza. L'uomo della copertina moltiplicato per n umani, per intenderci. Ora, per scrivere un fumetto horror, soprattutto apocalittico, basta metterci qualche squartamento ben assestato, un canovaccio sempre simile di persone che vengono prese una alla volta (o a gruppi) e, se si vuole, secchiate di sangue in ogni pagina possono anche andar bene, questo non ne farà un buon fumetto o racconto di genere, semplicemente lo inserirà senza discussioni all'interno di questo genere. Con una traccia come quella descritta, questa graphic novel sarebbe potuta benissimo essere racchiusa da queste parentesi splatter/gore. Invece no.
Ogni scena illustrata, ogni dialogo, ogni descrizione, sia nelle digressioni dei flashback sia nell'avvicendarsi della storia, sono un crescendo perfetto d'orrore, di ripugnanza e di speranze interrotte. Ancor più perfetto perché tutto è in costante parallelo con il crescendo di disumanizzazione dei personaggi opposta alla loro continua ricerca di restare umani.
Ennis, accompagnato dal disegno di Burrows, che nelle scene clou assume i tratti più di una tavola d'autore con vignette che non di una pagina da fumetto, mette in mostra un mondo in declino, lasciando con il dubbio che quel mondo devastato già esista e sia proprio qui intorno a noi, e lo fa in maniera orripilante, deviata, perversa, scioccante e disgustosa.
Crossed, dopo averlo letto, non lo dimenticherete mai più.
Buona lettura.
Ogni scena illustrata, ogni dialogo, ogni descrizione, sia nelle digressioni dei flashback sia nell'avvicendarsi della storia, sono un crescendo perfetto d'orrore, di ripugnanza e di speranze interrotte. Ancor più perfetto perché tutto è in costante parallelo con il crescendo di disumanizzazione dei personaggi opposta alla loro continua ricerca di restare umani.
Ennis, accompagnato dal disegno di Burrows, che nelle scene clou assume i tratti più di una tavola d'autore con vignette che non di una pagina da fumetto, mette in mostra un mondo in declino, lasciando con il dubbio che quel mondo devastato già esista e sia proprio qui intorno a noi, e lo fa in maniera orripilante, deviata, perversa, scioccante e disgustosa.
Crossed, dopo averlo letto, non lo dimenticherete mai più.
Buona lettura.
Oltretutto è anche uscito un nuovo capitolo, di David Lapham, che spinge abbastanza l'acceleratore sul tema del marciume, soprattutto tra le mura familiari... te lo consiglio!
RispondiEliminaONORATO!
RispondiEliminaSai che invece io ne ho sentito parlare malissimo?
Mi hanno detto che è tutto uno splatterone.
Comunque viva!
A.