Autore: Patrick Rambaud
Anno 1997
Edizione: Tascabili Bompiani
Pagine: 217
La sanguinosa battaglia di Essling del 1809 è la colonna portante di questo straordinario romanzo storico, scritto da questo giornalista e scrittore francese.
L'idea da cui il libro trae la linfa vitale, è uno scambio epistolare con Madame Hanska, con il quale Honoré de Balzac esprime la volontà di scrivere un romanzo (mai portato a termine, nonostante tutti i suoi sforzi), che parli dello scontro avvenuto, in quei giorni della tarda primavera, tra l'esercito napoleonico e l'esercito austriaco.
Il romanzo è un'eccezionale visione a "volo d'uccello", sorvolante sulle distese erbose, sul fumo denso e scuro, lasciato dall'esplosione della polvere da sparo e sulle masse di soldati in movimento, sapientemente miscelata ad un accurato interesse per il particolare, sempre ben delineato, palpabile, pulsante, della vita e dell'emotività, anche razionalizzata, dei personaggi che lo popolano. La forza del romanzo storico rivive intensamente nelle pagine di questo libro, dalla lettura fluente, come lo scivolare sul terreno di una palla di cannone, meno mortifero, ma ugualmente dirompente nel suo coinvolgere.
Ammetto che sono rimasto estasiato, come in poche altre occasioni, e, se è vero che l'età napoleonica è così carica di espressività già per la sua stessa natura, è eccezionale la capacità di Rambaud di seguirne il flusso concertandolo magistralmente.
Essling riecheggia, attraverso la carta inchiostrata, tutt'intorno al lettore e non solo nella sua mente.
Buona lettura.
L'idea da cui il libro trae la linfa vitale, è uno scambio epistolare con Madame Hanska, con il quale Honoré de Balzac esprime la volontà di scrivere un romanzo (mai portato a termine, nonostante tutti i suoi sforzi), che parli dello scontro avvenuto, in quei giorni della tarda primavera, tra l'esercito napoleonico e l'esercito austriaco.
Il romanzo è un'eccezionale visione a "volo d'uccello", sorvolante sulle distese erbose, sul fumo denso e scuro, lasciato dall'esplosione della polvere da sparo e sulle masse di soldati in movimento, sapientemente miscelata ad un accurato interesse per il particolare, sempre ben delineato, palpabile, pulsante, della vita e dell'emotività, anche razionalizzata, dei personaggi che lo popolano. La forza del romanzo storico rivive intensamente nelle pagine di questo libro, dalla lettura fluente, come lo scivolare sul terreno di una palla di cannone, meno mortifero, ma ugualmente dirompente nel suo coinvolgere.
Ammetto che sono rimasto estasiato, come in poche altre occasioni, e, se è vero che l'età napoleonica è così carica di espressività già per la sua stessa natura, è eccezionale la capacità di Rambaud di seguirne il flusso concertandolo magistralmente.
Essling riecheggia, attraverso la carta inchiostrata, tutt'intorno al lettore e non solo nella sua mente.
Buona lettura.
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