Forse non essenzialmente io, ma io

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Bologna (itinerante), Bo, Italy
Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
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sabato 7 novembre 2009

Valerio Evangelisti & Antonio Moresco - Controinsurrezioni

Titolo originale: Controinsurrezioni
Autore: Valerio Evangelisti e Antonio Moresco
Anno 2008
Edizione: Piccola biblioteca Oscar Mondadori
Pagine: 120

Comincio la mia stesura, proprio per la singolare armonia narrativa del libro, dalla fine.
Forse, questo romanzo in due tempi (slegati e indipendenti tra loro) non vi appagherà completamente, forse non riuscirà a tendere i vostri fili a tal punto da gradire il suono dell'accordo finale, tuttavia ne consiglio la lettura.
La ragione è nella prefazione che Evangelisti fa al libro, meritoria già da sé per la caratteristica visione d'insieme così coinvolgente e interessante. In particolare, quando l'autore della prima parte del romanzo scrive:
"E' col Risorgimento che, bene o male, riconosciamo comuni radici. ... A lungo si è parlato di "due Italie", adesso ne abbiamo quattro o cinque. Per individuare le falle non servono monumenti che nessuno vede, nè rivisitazioni storiche altrettanto ignote alla maggioranza. Solo la narrativa può restituire, in parte, il sapore di ciò che accadde.".


La prima domanda da fare ad ogni lettore, quindi, sarebbe: "Che cosa ricordi del Risorgimento"?
Ed è tanto più familiare nel suo porgersi, perchè i Fratelli d'Italia, hanno dimenticato ogni significato recondito non solo della parola "Fratelli" (semmai per un italiano, popolo multietnico per eccellenza, abbia significato qualcosa), ma soprattuto dell'importanza che, sul suo chiamarsi italiano, ha questo clamoroso e vitale evento storico.


Anomalia scrittoria.
Questa è la raffigurazione più precisa con cui identificare questo romanzo risorgimentale rivisitato, "narrativizzato". E i due autori sono davvero eccellenti nel manifestare con la loro scrittura e la loro scelta compositiva (lemma veramente calzante soprattutto per la seconda parte, scritta da Moresco), l'anomalia a cui mi riferisco.


Di pulsioni è fatta questa Italia. Di masse sanguinanti, di fumee accecanti e di uomini illustri.
Buona lettura.

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