Credi ch’io si monarchico? Pe’ gnente:
che me ne frega? E manco socialista!
Repubblicano? Affatto! Io so’ teppista
E, pé di più, teppista intransigente!
Ciancico, sfrutto, faccio er prepotente
cor proletario e cor capitalista,
caccio er cortello, meno a l’imprevista,
magno e nun pago e provoco la gente.
Se me capita, sfascio: e sputo in faccia
a le donne, a li preti, a li sordati…
Ma nun me crede poi tanto bojaccia:
che so’ più onesto, quando semo ar dunque,
de tutti sti teppisti ariparati
de dietro a ‘na politica qualunque.
Mi piace un sacco questa interpretazione!
RispondiEliminahai scelto una bellissima poesia e la tua recitazione calza perfettamente!
Complimenti!
Buaaaaaah! cattivissimo! 10 e lode
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