"Il "non si fa" aprioristico è quello che aborro quando sento parlare di violenza fisica. Premesso che è l'unica arma, per quanto bestiale essa sia, a disposizione di tutti, inoltre nell'immaginario dell'uomo la mancanza della percezione del sangue, come "fuoriescente" e non solo "sottocutaneamentescorrente", è ciò che gli fa credere d'essere onnipotente.
Osservare il proprio sangue uscire, cambia la consapevolezza che si ha della propria persona e, conseguentemente, ridimensiona il proprio ego, non direttamente proporzionale, in importanza o in meritorio di rispetto, al numero di zeri disponibili in banca"
Osservare il proprio sangue uscire, cambia la consapevolezza che si ha della propria persona e, conseguentemente, ridimensiona il proprio ego, non direttamente proporzionale, in importanza o in meritorio di rispetto, al numero di zeri disponibili in banca"
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