33, come il numero che i medici chiedevano di ripetere ai loro pazienti battendogli due dita sulla schiena e come i fatidici, ipotetici, anni di Cristo, così si intitola questo primo lavoro di Monsieur Voltaire aka Marcello Rossi.
Il disco, che pesca a piene mani dal bacino cantautorale anglosassone degli anni 60/70, trova nell’apertura di The run, traccia dai toni acidi tipici della prima psichedelica ancora non troppo contaminata dal prog, un inizio perfetto e originale, che è più una sorta di entrée nel vivo più puramente brit-pop con mescolanze country, folk e, di nuovo, in alcune altre scelte strumentali, psichedeliche. 33 funziona, è bello da ascoltare, suscita eccellenti suggestioni, accompagna l’ascolto attento quanto quello più distratto, senza lasciarti a canticchiare forse, ma per il suo pescare da una memoria lunga più di cinquant’anni ormai, quindi anche condizionata a ben vedere da un’altra serie di altre connotazioni non direttamente dipendenti dal disco stesso, finisce per diventare una colonna sonora quotidiana senza che chi ascolta se ne accorga, anzi mi fa pensare che potrebbe benissimo diventare una vera e propria colonna sonora da film, tanto son distintivi i tratti che possiede - ho visto ultimamente True detective e la già citata The run e Purgatory potrebbero benissimo far parte dell’arricchimento sonoro della strepitosa serie.
L’opera prima di Monsieur Voltaire si rivela una mezz’ora che tra revival e originalità stilistica, regala al mondo musicale indipendente una prova a dir poco interessante.
Buon ascolto!
Ps. Ringrazio Valentina e Soundmagazine per l'opportunità!
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