Oh caro strombazzatore,
che festoso paraculo saluti l'incrocio con il
clacson, non fermandoti allo STOP in costosa vernice bianca posto a
pochi metri dal muso della tua utilitaria color CessodiTiburtina e, così
facendo, quasi speroni l'ultimo allievo vivo di Coppi e lasci attoniti
nella loro macchina una coppia di poveri anziani - con lui fisso a sei
centimetri di distanza dal parabrezza a superare con il collo il volante
mentre la macchina scorreggia i trenta chilometri orari e lei a
cercarsi gli occhi (suoi e degli altri) nel fondo di bottiglia che
indossa sul naso - a chiedersi se è mai cambiato il codice della strada o
quantomeno il senso di marcia, e il giallo sudore caldo (poi freddo) a
macchiare i copripudenda di entrambi, spero che ti possa venir moscio
ogni volta che stai per applicarti nella mansione riproduttiva che tanto
ti garba praticare dopo la Domenica Sportiva, in modo da essere sicuri
che il mondo non abbia a godere in futuro di una genia così
avanguardista.
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Commentate, ché solo nello scambio c'è ricchezza per entrambi.