Forse non essenzialmente io, ma io

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Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

mercoledì 10 novembre 2010

Shingo Tamai - Il mondo di Zeta (Dei o Demoni)

Titolo originale:
Autore: Shingo Tamai
Anno 2010
Edizione: Società editrice La Torre
Pagine: 408


Saranno in pochi a non ricordare le parole: "Quando udrai un fragor a mille decibel...", ma non servirà affatto averne anche solo il ricordo per leggere questo freschissimo libro e restarne piacevolmente colpiti. Il celebre Shingo Tamai (già famoso per le sue estreme qualità di calciatore) esordisce nei palinsesti editoriali con un romanzo (primo di una serie) che tratteggia, descrive, racconta ed esalta la sceneggiatura dei celebri fumetti e cartoni animati del genio nipponico, Go Nagai, padre dei fantomatici "robottoni" (per favore, siamo seri, che c'entra Gundam?).

Siamo in Giappone, alla fine degli anni novanta, una giornata qualunque viene squarciata da una voce, che termina il suo discorso con queste parole: "... Giapponesi! Alle sei anti meridiane di domani, mi aspetto la resa incondizionata del governo e delle forze di difesa. Altrimenti, tremerete davanti alle mie armate di mostri meccanici"; è il Doctor Hell dello stato di Bados a parlare, il suo è il preludio di tutto ciò che accadrà e che troverete leggendo.

Hanno fatto un libro su Mazinga?
Sì, ne hanno fatto un libro e, vi dirò di più, l'idea, del gruppo di autori che si nasconde dietro la firma di Shingo Tamai, nasce da una serie di sessioni di gioco di ruolo che potrete trovare, in formato scrittorio, qui.

A mio giudizio, ci sono un buon numero di cose, che in assoluto apprezzerete o che troverete stuzzicanti, se tali, da spingervi a comprarlo o quantomeno ad informarvi, lo lascio decidere a voi, benché ve lo consigli. Troverete, ad esempio, che la sua principale caratteristica, quella di seguire con una straordinaria attenzione per i dettagli, le vicende degli anime dei giganti di ferro (con il focus, in questo primo libro, su Mazinga Zeta), lascerà la possibilità di apprezzare la storia a qualunque lettore, o regalandogli un magnifico e accresciuto revival della vicenda, o portandolo per mano nei meandri di una storia particolarmente famosa, ma mai raccontata così bene. Questo aspetto, primeggiante tra tutti gli altri, taglia i fili con l'aria vagamente nerdistica che si potrebbe attribuire al libro; il quale, infatti, pur trattandosi di una cover, è tanto vicino alla sceneggiatura di Go Nagai, quanto indefinitamente più complesso e distante nella sua dinamica scrittoria, nella profondità con cui i personaggi vivono il loro essere protagonisti, co-protagonisti, antagonisti o anche semplici spettatori.
Persino le città, qui, hanno una loro voce, non è la Tokyo dei cartoni animati che vedrete respirare; quella che pare ricostruirsi immediatamente dopo l'ultimo devastante attacco dei "malvagi" mostri meccanici, ma una più realistica raffigurazione di come vivrebbe un luogo costantemente minacciato non solo dalla pericolosità del nemico, ma anche dalla mole e dalla distruttività del suo proprio salvatore (anche se il plurale, visto il numero dei protagonisti, sarebbe d'uopo). Sarete proiettati nel bel mezzo dei manifestanti che tifano per Mazinga, reggerete i cartelli che lo indicano come il pericolo numero uno e fuggirete sommersi (letteralmente) dal suono della sirena, unico tramite tra la quiete e l'attacco improvviso di questo avversario piombato dal cielo con lo scopo di assoggettare l'umanità.

Questo romanzo è la perfetta metà strada tra il fumetto e un più dinamico scritto di fantascienza, un'idea assolutamente originale, se non nella sua creazione, nell'evoluzione ad essa successiva, in attesa che il tempo scorra in fretta e così poter leggere la restante parte.
Buona lettura.

Ps. Prima di chiudere, tolgo la maschera a Tamai sotto la quale si cela un collettivo di cinque autori: Daniele Bordonaro, Cristiano Brignola, Nicola Della Lena Guidiccioni, Francesca Guidi e Juri Guidi, a tutti loro imboccallupo, sperando che vengano restituiti interi (che di questi tempi di lupi ce ne son fin troppo pochi per sperar che crepino).

4 commenti:

  1. conosco il blog è grandioso! Comprerò sicuramente il libro

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  2. Penso che il tuo sarà davvero un buon acquisto!
    A presto.
    Andrea

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  3. Ottima recensione, ho letto anche io il libro e l'ho recensito qui!
    http://www.sottolorologio.com/2010/11/scrittori-imolesi-crescono/

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  4. Grazie per il tuo apprezzamento!
    Ho letto la tua recensione e ho trovato, tra le altre cose, moltissimi punti di contatto con ciò che ho scritto.
    Deduco però che anche tu, come me, sia preso dal mondo di Nagai. Adesso bisognerebbe attendere qualcuno che non conoscendo i robottoni, legga il libro e scriva una recensione! ^ ^
    A presto.
    A.

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Commentate, ché solo nello scambio c'è ricchezza per entrambi.

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