Autore: Enrico Brizzi
Anno 2010
Edizione: Super tascabili Baldini e Castoldi Dalai
Pagine: 639
Pagine: 639
"Questo paese non ce la può fare a rompere del tutto col passato... A parole vogliamo tutti che la giostra giri veloce. Appena comincia, però, c'è sempre qualcuno che si mette paura e chiede di scendere."
What if?
What if?
E' con questa formula anglosassone che si aprono le ucronie storiche; con quel "cosa sarebbe accaduto se", che in questo caso suona più o meno come "cosa sarebbe accaduto se Mussolini non avesse preso parte alla Seconda Guerra stando dalla parte sbagliata"?
A questa domanda, una possibile risposta, è data dall'intera base della sceneggiatura di questo libro, un piccolo pretesto per raccontare attraverso uno spaccato tragico della nostra storia, la quotidianità di quegli anni e le caratteristiche di uomini e donne italiane, in tutto il loro essere appassionati, creativi, coriacei e arrangioni, sempre in cerca di capipopolo da trasformare, al primo soffio di vento contrario, in capri espiatori.
Un'Italia che vuol mutare senza però cambiare mai nulla.
Al di là del gioco "fanta-storico", c'è molto che si aggira nei meandri di questo pregevole romanzo, ci sono le fotografie sociali di quell'Italia così simile alla nostra e c'è, infine, ma non per importanza, la cronaca degli anni 1942/45 annotata da Lorenzo, il giovane protagonista, che vive, questa Nostra guerra con i suoi umori e i suoi affetti.
Buona lettura.
Bellissima recensione André, appena posso mi compro sto libro.
RispondiElimina:)
Nadine
Grazie Nadine!
RispondiEliminaPoi mi dirai che ne pensi!
A presterrimo! ^ ^