Un temporale, con il rumore della pioggia a cadere senza sosta sulla città, è l’apertura per gli accordi di chitarra de La grande notte e per la storia di Roberta Cartisano presente nella sua seconda fatica, L’ultimo cuore, concept album che racconta di un futuro disumanizzato e spoglio di colori, che anche se non strettamente nei contenuti è particolarmente somigliante al nostro o comunque ne è senza dubbio il diretto erede.
Forse non essenzialmente io, ma io
- Andrea Broggi
- Bologna (itinerante), Bo, Italy
- Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter
giovedì 20 marzo 2014
sabato 8 marzo 2014
lunedì 3 marzo 2014
Frivolezza del giorno
La divisione del giorno è tra quelli che La Grande Bellezza e quelli che non La Grande Bellezza.
Al secondo posto c'è Di Caprio.
Al secondo posto c'è Di Caprio.
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sabato 1 marzo 2014
Cristiano Brignola & Alex Agni - Vedic Riot 1 + 2
Edizione: Absoluteblack
Pagine: 48 + 64
Pagine: 48 + 64
- Che film le piacciono?
- Quelli che parlano della vita vera e dei problemi di ogni giorno.
- Che musica le piace ascoltare?
- Ascolto un po' di tutto.
- Si sente al sicuro?
- No.
- Ucciderebbe mai qualcuno?
- No. Però è giusto difendersi.
- E' mai stato innamorato?
- Non so. In fondo non si ama mai davvero davvero nessuno.
- Crede che le cose possano cambiare?
- Non so. Non mi interessa.
- Sogna mai una voce che si fa chiamare Zu?
- ... mi è capitato solo una volta. E' negli archivi.
- Vorrebbe essere speciale?
- Sì, ma penso di essere un po' come tutti.
- In che modo vorrebbe essere speciale?
- ... essendo un po' come tutti.
Le cose, come si sa, succedono spesso per caso, ma è invece l'attenzione che prestiamo a quel caso a non essere quasi mai casuale. Ad esempio, nel finire di leggere i primi due volumi di tre - con il terzo in divenire e non ancora uscito - durante la mia quotidiana ricerca di notizie dal mondo da spammare via social network, mi sono imbattuto in un articolo di una donna che felice nel suo sorridere verso la macchina fotografica del giornalista, nutriva la sua bestiola canina, un pechinese dal muso schiacciato, come ogni pechinese che si possa chiamare tale, con il latte della sua propria tetta umana, dicendosi, nell'intervista che accompagnava il servizio, appagata. Non fate quella faccia, è risaputo del resto che dove c'è gusto non c'è perdenza. A ogni modo, il fatto che mi stessi fidando della veridicità di questo ritrovamento casuale, mi ha riportato alla mente una massima orwelliana, credo ripresa da 1984, in cui la realtà del protagonista afferma che non è necessario vedere le cose con i propri occhi o sentirle con le proprie orecchie, basta semplicemente fidarsi di ciò che viene detto, proprio quel che pur con un minimo controllo del caso ho fatto io. Ed è qui che arriviamo a parlare di Vedic Riot.
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