Autore: Akkura + Autori Vari
Anno 2009
Edizione: Dario Flaccovio Editore
Pagine: 111 + Cd
Entusiasta.
Entusiasta lo sono stato dal primo momento in cui mi è stata offerta l’opportunità di scrivere questa recensione, e ne sono rimasto per tutto il tempo, costantemente.
Questi Akkura e questo composito prodotto musicale-librario, non possono lasciare altrimenti. Il binomio realizzato, mette in scena le caratteristiche poliedriche di una città radiosa e allo stesso tempo ricca di ombre come Palermo, e lo fa non solo attraverso parole e testi altamente descrittivi, ma soprattutto grazie a una musicalità che ricalca, miscelandoli, i suoni mediterranei alle percussioni e alle arie brasiliane.
Brucerò la Vucciria, registrato interamente in Brasile, è il titolo di questo nuovo album degli Akkura, del libro edito dalla Dario Flaccovio Editore ed anche del brano di apertura del cd. Un titolo carico di significati ma dai connotati appassionati e nient’affatto violenti. Questo progetto, infatti, forte delle tante collaborazioni, si propone, di raccontare la Palermo di oggi, offrendo uno spaccato credibile, omogeneo, ma al tempo stesso articolato, che attraversa la città su vari livelli. Il titolo stesso (la Vucciria è uno dei mercati storici di Palermo e il termine, in palermitano, è usato per indicare il vociare caotico tipico dei posti affollati) sottolinea lo stato d’animo di tutti quei palermitani che vedendo la loro città “ristrutturata” e venduta ai ceti più ricchi, vorrebbero annientare, letteralmente bruciare, tutto, anche se stessi, pur di non veder svilire in mani estranee la propria casa.
È una passeggiata quella che vi viene offerta dal gruppo siciliano e dagli autori del libro (Davide Enia, Alli Traina, Dario Tosini, Andrea Gullotta e Cesare Basile), non si tratta di un viaggio di sola andata, badate bene, ma piuttosto di un giro turistico. Una gita che possa raccontarvi la storia, anzi le storie, della città di Palermo: istantanee fotografiche cittadine, come nella canzone Vicoli vicoli e nel racconto Non leggere; ritratti di figure umane che sfilano intorno al visitatore come nelle canzoni Nico il gigante, Benefattore e Attore merdionale e nei racconti Funerali e Nico; o ancora brevi provocazioni e proclami d’orgoglio, come nei brani Brucerò la Vucciria e Sabbie immobili e nei racconti Cani ed Emigranti.
Quando alla fine dell’ultima parola e dell’ultima nota, la musica sarà finita e sotto i vostri occhi sarà la quarta di copertina, lo sentirete anche voi il calore di quel sole rovente, l’odore forte del cibo, della sabbia e del mare e il riecheggiare delle voci e del sussurro di un futuro che, a Palermo, già ci fu.
Buon ascolto e buona lettura.
Ps. Ringrazio Vale e Sound Magazine per l'opportunità
Nessun commento:
Posta un commento
Commentate, ché solo nello scambio c'è ricchezza per entrambi.