Forse non essenzialmente io, ma io

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Bologna (itinerante), Bo, Italy
Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter
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sabato 6 agosto 2016

Cul in aria #9. Ovvero: scintille di scrittura creativa in cucina

Waiting for Risotto allo zafferano

La parola neo applica a un sostantivo il concetto di nuovo e rappresenta insieme, nella sua accezione cutanea, il concetto di macchia o di imperfezione.
Ed è così che ti avrei amato, anzi no, che ti amerei: come si ama il nuovo che si incontra e folgora, perché folgorano tutte le prime volte, e come si ama l'imperfezione, che dà senso a tutto il resto, caratterizzandolo.

giovedì 24 marzo 2016

Frivolezza del giorno

Estitica, s.f. 
1. Settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale e artistico, ma con difficoltà nella comprensione e rielaborazione.

mercoledì 26 giugno 2013

Frivolezza del giorno

"Il fatto che la parola pacco indichi sia le fregature che la sacca dei pantaloni contenente il parco giochi maschile, dovrebbe far riflettere un po' tutti su quel che avranno da guadagnarci nello scegliere di sporcarcisi le mani"

lunedì 6 maggio 2013

Frivolezza del giorno - Compleani

Qi ogi, no bele giorne, pieno di nuvolo qe sembra qe dice qemminqiaguaddi, pero tanti saluti e baci qe no facie a rispe a tenpo qe ne arive altra e mi qiede ti ricordi qe ci avvi le dita nel naso e era come ogi ma belo e io no e lui ahahaha qe ride qe tenpi qeli e io ride si ma poi penza ma qe ridi bo. Anqe poi ce qi mi dice e io per no risponda uquale mi in venta e poi no sa se e per i fisqioni qe fumo o ci so divente co sì. Mia nonna qando ancora parlei co me per di parle co me diceva "Qiu gran' t' fac' qiu stued'c divind" ma io mai capie lei no parla italia.

Buon lunedì e grazie a tutt@!

martedì 4 ottobre 2011

Frivolezza del giorno - Portraits Robot. Un estratto di Vanvere.


Per questo piccolo estratto, ringrazio sentitamente la gentilezza della Professoressa Longobardi, che mi ha dato accesso a questa parte del suo elegantemente ludibrico libro, Vanvere (ma tanto anche senza collegamento ipertestuale so che sapete già di cosa parlo, vero?).

I Portraits-robots sono un vero e proprio gioco di comitato e mi piace pensare ad una tavola imbandita con intorno un gruppo di amici che alla seconda bottiglia di vino al posto di dire "dai, tira fuori le carte", dica:
"Il Macellaio"
per poi, dagli altri commensali, ricevere a turno come risposta:
Stinco di santo
Polmone d'acciaio
Cuor di leone
...
- Portraits 
Il nostro modello è la galleria di tipi umani fornita nei Portraits-robots, gioco combinatorio proposto da Michèle Métail nell’ambito dell’OuLiPo... Esso offre 50 identikit umani; ognuno assomma nel classico ordine dalla testa ai piedi quasi una panoplia di stereotipi e modi di dire francesi, tradotti o adattati in italiano da Ruggero Campagnoli. La nostra, però, non è stata una traduzione dal modello, ma un ampliamento di quei ritratti, seguito dall’invenzione di nuovi. 
...
Frasi fatte o idiomatiche, metafore d’uso comune o cristallizzate nelle nomenclature delle professioni e nei gerghi dialettali possono dunque trovare una valorizzazione insospettabile nei cosiddetti ritratti alla maniera dell’Arcimboldo. Tutti conoscono i ritratti pittorici a trompe-l’œil di Giuseppe Arcimboldi: l’Ortolano che, rovesciato, si legge come una pignatta colma di ortaggi; il Bibliofilo, cuspide di libri impilati ad arte; l’imperatore Rodolfo ii-Vertunno (dio delle mutazioni). I tipi umani e professionali, in specie, sono identificati «con un’esagerazione caricaturale che ironizza appena [...] su quella che noi chiameremmo la “deformazione professionale”» (Baltrušaitis , 1987, p. 40). Tali ritratti sono l’antecedente e il referente di un gioco verbale e retorico che consiste nel combinare in sistema i tratti anatomici (prosopografia) o caratteriali (etopea) di un tipo umano, grazie a un collage di modi di dire.
Si crea così, appunto, l’effetto-Arcimboldo, che dà l’illusione di dipingere ritratti umani inediti e meravigliosi, assemblando ad arte oggetti della vita quotidiana.
...
Tipi umani completati, ma ancora completabili. Ecco esempi dati da Métail-Campagnoli in forma scorciata (carattere tondo) con sviluppo nostro (corsivo) 
 
l’androide: bacino artificiale, voce metallica, scudo spaziale [...]
l’architetto: testa di palo, mano d’opera, vena porta [...]
il gioielliere: culo di bicchiere, bacino di rame, verga d’oro [...]
il macellaio: occhio di pernice, gota di maiale, lingua di bue [...]
la difficoltà di esistere: testa contro il muro, sangue di Giuda, tallone d’Achille [...]
il pappagallo: occhio indiscreto, sesso forte [...]
lo scrittore: vita romanzata, corpo di lettera [...]
l’egittologo: faccia di Sfinge, naso di Cleopatra [...]
l’inviato di dio: corpo santo, voce celeste, braccio secolare [...]
il falsario: finta pelle [...]
la donna fatale: sesso gentile, piede in fallo [...]
il guardiano dello zoo: voce d’usignolo, dorso di mulo, stomaco di struzzo [...]
il geografo: gola del Furlo, ventre di Parigi [...]
l’eroe antico: testa di Medusa, faccia di bronzo [...]
l’uomo di legge: sedere in giudizio [...]
l’uomo preistorico: ossa fossili, sangue da una pietra [...]
l’ubriaco: corpo di Bacco, dito di vino [...]
l’ortolano: capo d’agli, piede del fungo [...]
il marinaio: coste marittime, scheletro di una nave [...]
il medico: occhio clinico, dito sulla piaga [...]
il falegname: vene del legno [...]
il metallurgico: polso di ferro, nervi d’acciaio [...]
il meteorologo: testa nelle nuvole, pancia all’aria [...]
il militare di carriera: fronte occidentale, onore del mento, piede di guerra [...]
il musicista: timpani, bischero [...]
il pescivendolo: occhio di triglia, vescica natatoria [...]
il professore: borsa di studio, corpo insegnante [...] 
il suicida: faccia da funerale, corpo morto, piede nella tomba [...] 

la difficoltà di esistere 
testa contro il muro
bacino di sprofondamento
culo di sacco
tallone d’Achille
bocca da sfamare
labbro inferiore
obtorto collo
riso amaro
fiato sprecato
spalle al muro
braccio della morte
gomito del tennista
cassa da morto
mani giunte/mani legate
mano manca
pollice verso
coda tra le gambe
uccello del malaugurio
fondo perduto
peli superflui
ginocchio della lavandaia
piede nella fossa
lotte intestine
peso morto
corpo composto
gesto insano
personale non autorizzato
magra figura
parole povere
vita da cani
carne debole
ragione da vendere 
A presto e buona lettura.

Sintesi da: Monica Longobardi, Vanvere. Parodie, giochi letterari, invenzioni di parole. Roma. Carocci, 2011. 
pp. 91-95 (3 esempi) + in Appendice, pp. 219-225 (altri 29 ess.).

martedì 13 settembre 2011

Frivolezza del giorno

Cul in aria di lingua italiana.

"Lasciate Milano prima che v'ingrigisca"

"Lasciatemi l'ano prima che v'ingrigisca" 

sabato 30 luglio 2011

mercoledì 8 giugno 2011

Frivolezza del giorno

"Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso in cuor suo adulterio con essa
Vangelo di Matteo

"... Cioè, come dire che sì è fatto lingua in bocca con una, dopo aver ricevuto un bacio sull'angolo esterno della bocca"

sabato 29 gennaio 2011

Frivolezza del giorno

"La parola rettifica mi ha sempre trasmesso un che di letterariamente diretto e legato alla sessualità più pornografica.
Ho nella mente questa immagine di una nerchia, in stato di possanza estrema, che dopo aver dato una bella ripassata a un culo, si prende come dessert anche la topa"

mercoledì 22 dicembre 2010

Aforisma del giorno

"Il "non si fa" aprioristico è quello che aborro quando sento parlare di violenza fisica. Premesso che è l'unica arma, per quanto bestiale essa sia, a disposizione di tutti, inoltre nell'immaginario dell'uomo la mancanza della percezione del sangue, come "fuoriescente" e non solo "sottocutaneamentescorrente", è ciò che gli fa credere d'essere onnipotente.
Osservare il proprio sangue uscire, cambia la consapevolezza che si ha della propria persona e, conseguentemente, ridimensiona il proprio ego, non direttamente proporzionale, in importanza o in meritorio di rispetto, al numero di zeri disponibili in banca"

lunedì 27 settembre 2010

Aforisma del giorno

"Non so se è questione di avere il culo in faccia e quindi, mancando del secondo occhio, avere problemi ad osservare da un solo orifizio la profondità del mondo in cui si vive, o se invece si ha la faccia come il culo, apparantemente uguale, ma concettualmente diverso"

mercoledì 14 aprile 2010

Aforisma del giorno

"L'estro ha i suoi tratti, finché vengono rispettati portano il nome di genio, quando vengon superati quello di kitsch"

martedì 16 febbraio 2010

Aforisma del giorno

"I puntini di sospensione sono propri di un cervello pensante, nell'atto stesso del pensare.
I punti sono invece l'affermazione ultima e precisa di un pensiero.
Gli uni senza gli altri non avrebbero rispettivamente, motivo di esistere, perchè il pensiero vacuo e ridondante cessa della sua utilità, o reale valore, perchè il pensiero fisso senza un'accurata puntinizzazione, cessa la sua valenza viaggiante, diventando mero dogma"

lunedì 8 febbraio 2010

sabato 19 dicembre 2009

domenica 22 novembre 2009

sabato 17 ottobre 2009

Aforisma del giorno

"L'utilità di uno strumento è inversamente proporzionale alla sua fallacia e direttamente proporzionale alla sua imparzialità"
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